Noel vince lo slalom di Levi su Kristoffersen. Malissimo gli Azzurri
di Matteo Pavesi
C'era grande attesa a Levi per il primo slalom della stagione 2024/2025, corso sotto i riflettori fin dalla prima manche viste le scarse condizioni di luce della località lappone.
Clement Noel torna a vincere tra i rapid gates, a quasi due anni di distanza dall'ultimo successo (Schladming, gennaio 2023) quando si impose su Zenhaeusern e su Braathen.
Il transalpino costruisce il suo successo con una prima manche molto solida, in particolare nel tratto finale tra il muro e il traguardo, tallonato a 2 centesimi da un pimpante Loic Meillard, che ha evidentemente risolto i guai alla schiena che gli avevano impedito di gareggiare a Soelden.
Nella seconda la pressione si alza perchè in partenza Clement sa che Kristoffersen ha disegnato una grande seconda manche (miglior tempo assoluto), in particolare sul muro, dove tutti gli altri hanno visibilmente faticato: il francese parte bene, incrementa il vantaggio sui dossi che portano al muro, controlla il giusto sul ripido e perde qualcosa sul finale, ma gli rimangano 8 decimi sul traguardo, per festeggiare la 11/a vittoria tra i pali snodati.
Kristoffersen può essere soddisfatto: recupera 9 posizioni dopo una prima manche troppo controllata, e dalla vittoria di Wengen nel gennaio 2023 che non sale così in alto in classifica, e grazie al secondo posto di Soelden è provvisoriamente leader della classifica generale. Insomma il norvegese è partito con il piede giusto.
Delude invece il pettorale rosso Manuel Feller: 15/o dopo la prima, corre troppi rischi nella seconda ed esce.
Terzo gradino del podio per Loic Meillard che perde una posizione nella seconda manche (10/o parziale) ma dimostra che senza problemi alla schiena può essere tra i protagonisti assoluti.
Anche oggi riflettori puntati su Lucas Pinheiro Braathen: come a Soelden il norvegese-brasiliano parte a ridosso dei 30, si conquista un decimo posto nella prima e nella seconda rimane vicinissimo al suo ex compagno di squadra, chiudendo ai piedi del podio per 10 centesimi in recupero di sei posizioni.
E con due quarti posti è già quarto in classifica generale: il primo storico podio del Brasile in Coppa del Mondo è a un passo, certamente arriverà.
Quinta e sesta posizione per due atleti che fanno segnare il loro miglior risultato in carriera: Tanguy Nef con il #28 si inserisce in sesta posizione e ne guadagna una nella seconda chiudendo 5/o a +1.36, Steven Amiez 6/o a +1.46 (figlio di Sebastien, tra i migliori slalomisti della seconda parte degli anni '90).
Perde tre posizioni Strasser e chiude 7/o a +1.56, poi Steen Olsen 8/a a+1.65, Kolega 9/o a +1.77 e Zubcic 10/o a +1.78,
Subito fuori dalla top10 da notare Jakobsen che nella seconda manche recupera 15 posizioni.
Oggi la 'Black Levi' era preparata alla perfezione, con fondo compatto, e dunque con maggiori possibilità di inserimento anche per i pettorali più alti: Benjamin Ritchie (USA) partito con il pettorale #48 chiude in 13/a posizione, miglior risultato in carriera; Sebastian-Foss Solevaag che scivolato fino al pettorale #54 ha chiuso con il 19/o tempo; Eirik Solberg con il #51 chiude 23/o.
Da sottolineare poi la prova dell'atleta di casa Eduard Hallberg, alla quarta gara in CdM e senza essere mai andato a punti, che nella prima manche a sorpresa è tra i migliori sul muro e chiude sesto, poi nella seconda commette diversi errori e scivola in 24/a posizione a +3.14.
ESTONIA NELLA STORIA - L'estone Tormis Laine, pettorale #41, riesce a qualificarsi con il 27/o tempo e nonostante qualche numero di troppo arriva al traguardo e con il 27/o tempo finale conquista i primi storici punti per l'Estonia in Coppa del Mondo.
MARCEL Hirscher - Il campionissimo austriaco si prende dei rischi sbagliando già nel tratto iniziale, sul ripido rischia tantissimo, si riconosce il suo tipico assetto e la sua sciata, ma mancano ancora i tempismi e la reattività che nello slalom non si possono inventare, sono necessari giri e giri tra i pali. Il salisburghese chiude a +2.59 con il 46/o tempo.
DEBACLE ITALIA - Nella stagione regolare era dal 6 gennaio 2002 ad Adelboden che nessun azzurro riusciva a qualificarsi per la seconda manche.
Purtroppo è successo oggi, dopo quasi 23 anni: Gross prova a difendersi nella parte alta, arriva a metà con +1.06, poi sul ripido e sul finale aumenta il ritmo ma chiude a +1.97, e per due centesimi non prende la qualifica.
Kastlunger accusa 7 decimi già nel primo tratto di manche, chiude 33/o a +2.03.
Tommy Sala con il #17 è visibilmente lento, scia in trattenuta, chiude lontanissimo dai migliori accusando +2.80 da Noel.
Alex Vinatzer si inclina ed esce sul muro, a metà manche, dopo il secondo intermedio, mentre viaggiava intorno alla nona posizione.
Fuori anche Saccardi.
Gli azzurri non hanno mai avuto un gran feeling con Levi, ma la squadra di Del Dio oggi è andata davvero male.