Kvitfjell: Lara Gut-Behrami vince il primo superg, Brignone 6/a
di Matteo Pavesi
Lara Gut-Behrami vince il primo superg di Kvitfjell, recupero di uno dei due non disputati in Val di Fassa, nell'impossibilità di far disputare oggi la discesa libera originariamente in programma.
Un superg lungo (1:33.52), con una settore alto scorrevole e un tratto centrale dove Lara è stata magistrale all'attacco della 'Tommy Moe', mantenendo poi la velocità per il tratto finale.
Una vittoria importantissima per la campionessa elvetica che vede sempre più vicina sia la Sfera di Cristallo generale che quella di superg.
Nella specialità ora ha 25 punti su Huetter e 94 su Brignone, quando mancano due gare (domani e Saalbach), mentre in classifica generale il vantaggio su Shiffrin è di 305 punti, difficilmente colmabile.
Tra l'altro è l'ottava vittoria stagionale per Lara, suo record personale, e la 45/a in carriera, a dimostrazione del livello di maturità ed esperienza raggiunto dalla ticinese.
"Non mi aspettavo questa continuità - spiega Lara - sono contenta per me, ma anche per tutti quelli che lavorano con me, non vedo l'ora di sciare le prossime gare. In questo momento cerco di allenarmi bene e divertimi, cerco di godermi la sciata e avere buone sensazioni. Oggi ho sciato bene in basso, seguendo i movimenti del terreno e portando velocità."
Scesa con il #8 Lara ha superato di 29 centesimi Ester Ledecka, che scesa con il #3 aveva dato l'impressione di un'ottima prova, sopratutto sul finale.
Poco dopo era scesa Federica Brignone: la nostra campionessa perde velocità sul finale, all'uscita della Tommy Moe, e chiude 6/a a +0.31, ultima di questo blocco di atlete vicinissime tra di loro.
"E’ una gara stretta per i primi posti – ha detto Brignone – e io sono l’ultima di quelle davanti. Perdo tanto nella parte bassa, però perdiamo tutte molto nella parte alta rispetto alle austriache. Poi loro perdono in basso, ma non a sufficienza. Oggi è stata una bella gara, ovvio che con questa neve lenta è più facile cavarsela, per chi non riesce a chiudere bene le curve. Lara è una grande atleta e mi piace come dice le cose che pensa, è una grande campionessa e complimenti a lei. Per il mio modo di sciare in queste condizioni ho fatto una bella gara: mi spiace essere l’ultima delle migliori.".
Tra Gut e Ledecka si infilano Huetter a 0.12, Puchner a +0.13 (e in luce verde all'ultimo intermedio), e Weidle a +0.29, dunque quarta come Ledecka, al suo miglior risultato in carriera nella specialità.
Non solo Weidle sfrutta l'occasione, il tracciato (e le assenze) per cogliere un risultato di rilievo: la statunitense Macuga chiude 7/a a +1.01, suo miglior risultato in carriera, Stuhec è 8/a a +1.06, suo miglior risultato degli ultimi 5 anni e mezzo, da quando vinse il superg della Val Gardena nel dicembre 2018; miglior risultato in carriera in superg anche per la bosniaca Muzaferija 9/a a +1.09.
ALTRE AZZURRE - La seconda azzurra in classifica è Teresa Runggaldier 13/a a +1.40, bravissima ad inserirsi in top15 con il #32, suo miglior risultato in superg.
"Non me l’aspettavo di fare una gara così buona – ha detto Runggaldier - di solito su questo tipo di neve faccio fatica. Poi però, tagliato il traguardo ho visto il tredicesimo posto e va bene così. Ci riproverò domani."
Poi Bassino 15/a a +1.51, Melesi 20/a a +1.87, Delago 26/a a +2.24.
Sara Thaler, con il #48, aveva chiuso con il 31/o tempo, ma poi ha guadagnato una posizione per la squalifica di Gritsch, cogliendo quindi i primi punti in carriera in CdM.
Domani si replica con il secondo superg, partenza alle 11.