Federica Brignone: "avevo il sole dentro di me"
di Matteo Pavesi
Con le due vittorie di Mont Tremblant Federica Brignone sale a quota 23 sigilli in Coppa del Mondo, pareggiando e superando Sofia Goggia nella corsa alla più vincente italiana di sempre.
Federica allunga di un giorno il record fatto segnare sabato: a 33 anni e 4 mesi è la più "anziana" di sempre a vincere in gigante.
La seconda manche sulla 'Flying Mile' di Mont Tremblant si è corsa in condizioni-limite con neve, vento e nebbia, ma nulla toglie all'impresa della valdostana, perchè si può dire che le ultime atlete (era sesta dopo la prima manche) hanno avuto condizioni simili.
Ecco le parole di Federica al termine della gara: "Questo giro sono veramente orgogliosa di me stessa. Non si vedeva veramente nulla nella seconda manche, le condizioni climatiche erano veramente difficili e peggioravano minuto dopo minuto. A quel punto ho visto che nessuna riusciva a stare davanti a Direz, fra una manche e l’altra parlavo con mio fratello Davide e ci dicevamo che nell’ultimo mese abbiamo trovato spesso queste condizioni, dovevo farmi trovare pronta.
Così sono uscita dal cancelletto e mi son detta 'vado all-in', avevo la giusta rabbia dopo la prima manche, ero convinta e ho provato a dare il massimo, evidentemente avevo il sole dentro di me. Il coraggio in queste condizioni è molto importante e inoltre è importante avere coscienza di quello che si sta facendo, di come bisogna sciare, perchè non vedi per terra. Occorre lavorare molto con la sensibilità, ricordare dove ti trovi in pista, cosa stai facendo, e anche se il tuo corpo può bloccarsi e ritrarsi, devi cercare di andarci...contro!"
E' contenta anche Sofia Goggia, decima nella seconda gara, e in generale in costante crescita tra le porte larghe: "Facendo un bilancio della trasferta sono soddisfatta, avrei messo la firma per fare tre top ten. Oggi forse non sono partita nella prima manche con un atteggiamento aggressivo e nella seconda non ho visto un dosso che mi ha rimbalzata, da lì in poi ho rallentato parecchio."
Sulle condizioni della seconda manche si è espressa con una certa durezza Lara Gut-Behrami, seconda a 33 centesimi dalla valdostana, dopo essere partita dal cancelletto con +0.93 di margine: "prendiamo già abbastanza rischi, così il rischio di farsi male è decisamente troppo alto - spiega Lara alla RSI - La pista è abbastanza piana quindi quello ti salva un attimo, ma a metà non si vedeva nulla, c’erano le porte che venivano e sparivano. Non è il fatto di parlare di una gara non regolare, ma di una gara pericolosa. Troppe gare già perse? Sì, ma quando siamo arrivate al traguardo era quasi buio. Non è divertente, è così facile farsi male in condizioni del genere che non capisco perché dobbiamo fare gare così."
In classifica di specialità Lara guida con 325 punti, solo 5 più di Brignone, 105 su Shiffrin e 114 su Vlhova; il prossimo gigante in calendario è a fine dicembre, a Lienz.