Palisades Tahoe: primo sigillo in slalom per Steen Olsen
di Matteo Pavesi
Il norvegese Alexander Steen Olsen, classe 2001, ha vinto lo slalom speciale di Palisades Tahoe, in California, penultimo appuntamento stagionale tra i pali stretti.
Uno slalom incredibile, carico di colpi di emozioni e colpi di scena: nel giorno in cui i norvegesi "favoriti" Kristoffersen e Braathen non sono nella giornata migliore (e McGrath è fermo ai box per infortunio) la Norvegia trova una doppietta grazie al giovane Steen Olssen (primo podio e prima vittoria in carriera) che supera per 5 centesimi il connazionale Timon Haugan che, galvanizzato dal bronzo mondiale in parallelo, ritrova il podio in slalom a 3 anni di distanza dall'ultimo (e unico) della carriera.
Da notare che Haugan da quest'anno scia con i Van Deer di Hirscher, proprio come capitan Kristoffersen.
Steen Olssen era molto atteso in questa stagione, la sua prima completa in CdM, perchè nella scorsa aveva conquistato il titolo di Campione Mondiale Juniores sia in slalom che in gigante.
Il norvegese ha bruciato tutte le tappe esordendo a Soelden con il 19/o posto e andando 9 volte a punti tra slalom e gigante, sfiorando il podio (in gigante) a Schladming!
Al momento si è già conquistato il pass per le Finali sia in slalom che in gigante, senza dimenticare l'argento conquistato due settimane fa nel Team Parallel ai Mondiali di Courchevel.
Nella prima manche Clement Noel aveva chiuso davanti a tutti con i primi 14 racchiusi in un secondo di distacco, per cui era lecito aspettarsi colpi di scena e rimonte nella frazione decisiva: così è stato, a cominciare dal bulgaro Albert Popov (25/o nella prima), che con il miglior tempo della seconda rimonta 22 posizioni e coglie uno storico terzo posto, che in Bulgaria mancava dal dicembre 1984 quando Peter Popangelov arrivò 3/o a Madonna di Campiglio.
Terzo posto ex-aequo per Clement Noel, come detto leader della prima manche e infine terzo a 24 centesimi da Steen Olsen.
Dopo la discesa del francese si è atteso a lungo prima di avere la classifica ufficiale, per poter analizzare con attenzione la discesa di AJ Ginnis, sceso poco prima: il greco era stato bravissimo ad inserirsi al quarto posto dopo la prima manche, e nella seconda ha sciato davvero bene chiudendo per un solo centesimo davanti a Steen Olsen, ma macchiando la sua prova con una inforcata più o meno a metà manche.
Dalle immagini televisive era apparso subito chiaro l'errore, ma le immagini della base del palo della porta rossa incriminata erano parzialmente coperte dalla neve alzata da Ginnis, per cui si è atteso che il Race Director Markus Waldner visionasse personalmente le immagini.
Accertata l'inforcata Ginnis è stato squalificato, rimane la sua performance ancora una volta all'altezza dei migliori.
Ai piedi del podio rimane Kristoffersen a +0.34, accorciando di una decina di punti le distanze dal connazionale Braathen: oggi Lucas ha chiuso la prima manche al 20/o posto, per poi rimontare 13 posizioni nella seconda e mantenere il pettorale rosso.
GLI AZZURRI - Buona prova per Tommaso Sala che si conferma in top10 (9/o a +0.54) a 3 decimi dal podio, peccato che il brianzolo nell'ultimo settore ha perso 7 decimi, per cui fino a quel momento era da podio se non da vittoria.
Stefano Gross sbaglia nel finale della seconda e perde 10 posizioni chiudendo 26/o a +1.89, sbaglia anche Vinatzer che perde 11 posizioni, praticamente sdraiandosi sulla neve dopo un rimbalzo, tornando in piedi e chiudendo con il tempo più alto a +2.89.
I DELUSI - Tra i migliori deludono Meillard (21/o) e sopratutto Yule, che era secondo dopo la prima manche e doveva confermare la posizione per mantenersi in corsa in classifica di specialità, ma scia male nella seconda e chiude 24/o.
CLASSIFICA E QUALIFICATI - Quando manca una sola gara Braathen mantiene la leadership con 466 punti, 32 su Kristoffersen, 65 su Yule e 99 su Zenhaeusern, ultimo che rimane matematicamente in corsa.
Alle Finali parteciperanno i primi 25 della classifica: nonostante la squalifica odierna Ginnis è 23/o, si qualifica anche Gross 24/o e ultimo con il croato Kolega, mentre Aerni è il primo degli esclusi.
Si qualificano anche Sala e Vinatzer per gli azzurri.