Caso Kappa-Fisi: il Tribunale di Milano condanna la FISI
a cura della redazione
A metà dicembre avevamo scritto della possibilità di un risarcimento milionario da parte di Kappa nei confronti della FISI per il cambio di sponsorizzazione operato da questa stagione in favore di EA7 Armani.
Il Tribunale di Milano, settima sezione civile, dopo due ordinanze, ha emesso la prima sentenza sul caso (giudice Federico Salmeri), e condanna la FISI ad "adempiere alle obbligazioni oggetto del contratto di fornitura e sponsorizzazione concluso con BasicItalia del 3 giugno 2021."
E inoltre la sentenza prevede che la FISI non possa proseguire con "l’utilizzo, nella propria attività agonistica (in gara e allenamento) e mediatica, di articoli di abbigliamento che rechino marchi diversi da quelli indicati nel contratto del 3 giugno 2021..."
Significa che la FISI non avrebbe potuto, non può e non potrà utilizzare i capi EA7 Armani che invece vengono utilizzati dagli atleti dall'inizio di questa stagione 2022/2023.
In più alla FISI viene contestato il fatto che lo scorso 8 luglio, davanti al giudice per il reclamo (richiesto da BasicItalia), aveva negato di aver stipulato il contratto con Armani, che invece è datato 27 giugno 2022.
Il danno da risarcire non è ancora stato quantificato, perchè sarà necessario calcolare l'impatto su tutte le stagioni oggetto dell'accordo.
Da parte sua la FISI ha lamentato, nei confronti di BasicItalia (Kappa), un ritardo della consegna della seconda fornitura delle tute da gara per la stagione 2021/2022, costringendo gli atleti a utilizzare materiale (con layout e sponsor) della stagione precedente.
Per questo motivo la FISI ha richiesto un risarcimento di 12 milioni, che il Tribunale di Milano ha giudicato infondato.
Cosa succederà? La FISI farà certamente ricorso e continuerà a vestire gli atleti con le divise EA7 fino al terzo grado di giudizio.