Schieder: "per un discesista è un sogno salire sul podio di Kitz"
di Matteo Pavesi
Splendido secondo posto per Florian Schieder nella prima discesa di Kitz: nel tempo della velocità l'altoatesino si concede il lusso di salire sul podio per la prima volta in carriera, con il pettorale #43, a soli 23 centesimi dal vincitore Kriechmayr.
Schieder aggiunge il suo nome a quell'elenco di velocisti azzurri capaci di salire sul podio della discesa di Kitz: Guiliano Besson, Stefano Anzi, Gustavo Thoeni, Renato Anatonioli, Herbert Plank, Michael Mair, Peter Runggaldier, Kristian Ghedina, Werner Perathoner, Werner Heel, Peter Fill e Dominik Paris.
Inoltre negli ultimi 25 anni pochissimi sono saliti sul podio di Kitz partendo oltre il 40: Mermillod Blondin 3/o con il #48 nel 2013 e Giezendanner 3/o con il #43 nel 2022.
Ecco le parole del 27enne carabiniere di Castelrotto (come Peter Fill, vincitore nel 2016): "La luce era sicuramente migliorata, ma l’ho sfruttata bene. Ho dato il massimo con tutta la cattiveria, il coraggio che ho buttando dentro tutto in gara. Non ho fatto grossi errori: per un discesista è un sogno salire sul podio di Kitzbuehel. Un sogno diventato realtà. Anno dopo anno si cresce sempre un po’, ma venir qua è qualcosa di speciale visto che solo i migliori vincono qua. Per me è ancora più speciale pensando che il mio compaesano Peter Fill ha vinto qui. Tante emozioni da digerire, ma devo dormire stasera perché ci sarà subito un’altra gara."
Buona gara anche per Dominik Paris che chiude 5/o a pochissimi centesimi dal podio: "Ho di nuovo sciato come sono capace, ed è stato davvero ottimo. Peccato essere sceso dal podio, sarebbe stato bello ma anche questo risultato non è male. Sensazioni molto positive, domani altra possibilità vedremo cosa riusciremo a fare."
Mattia Casse, 17/o: "Oggi ho peccato un po’ di esuberanza, ho provato a tenere la posizione rimanendo un po’ schiacciato. Ho continuato, disputando una discreta gara ma peccato per quell’errore. Oggi è solo la prima, la testa è già alla prossima gara."