Trionfo di Braathen nello slalom di Adelboden, Vinatzer 4/o in rimonta
di Matteo Pavesi
Due immagini su tutte raccontano al meglio lo slalom odierno di Adelboden, quarto appuntamento stagionale con i rapid gates: la prima è il bellissimo abbraccio, carico di grinta ed emozione, tra i norvegesi Lucas Braathen e Atle Lie McGrath; la seconda è il sorriso di Alex Vinatzer al termine della sua seconda manche, il sorriso di chi sa di aver finalmente messo in pista quel che sa fare.
Ma andiamo con ordine: al termine della prima manche era in testa il norvegese Lucas Braathen, vincitore in Val d'Isere ma deragliato nell'ultimo slalom di Garmisch, e guidava la classifica davanti a Meillard, Strasse, Feller e McGrath, gli unici a rimanere sotto il secondo di distacco.
Il capitano norvegese Kristoffersen si era praticamente fermato nella parte alta (facendo poi il miglior tempo nella seconda parte) ma il distacco troppo ampio non gli aveva permesso di qualificarsi.
Il nostro Vinatzer, con una manche controllata sul muro dopo le tante uscite delle scorse gare, aveva chiuso con il 15/o tempo a +2.10 da leader.
Si apre la seconda manche e il tedesco Tremmel comincia a recupera posizioni (saranno 16 alla fine), poi è il momento di Vinatzer che finalmente mette sul tracciato una manche al livello delle sue capacità, rischiando sul terribile muro finale.
Gli avversari al cancelletto finiscono uno dopo l'altro alle spalle del gardenese, che inizia una splendida rimonta, fino alla prova del norvegese McGrath che va al comando. E' poi il turno di Feller, che va alle spalle dell'azzurro, e poi il tedesco Strasser che invece arriva al traguardo con un centesimo di vantaggio su Vinatzer.
A quel punto mancano solo Loic Meillard e Braathen: l'elvetico - ieri terzo in gigante - si tuffa sul muro finale sormontato dal boato del delirante pubblico di casa, ma arriva sul traguardo in terza posizioni, parimerito con Vintazer.
Infine Braathen non fa calcoli e disegna una manche splendida arrivando ad avere oltre 1 secondo di vantaggio sul connazionale McGrath che si riduce poi a 71 centesimi sul traguardo.
Gioia infinita al traguardo tra i due norvegesi classe 2000: connazionali, compagni di squadra, e amici fin dalle giovanili, finalmente davanti a tutti.
Emozioni quindi, amplificate dai 25.000 dal catino elvetico, parte integrante di questo grande spettacolo, per il quale bisogna ringraziare anche il Comitato Organizzatore che ha miracolosamente preparato la Kuonisbergli per questa tappa.
Nel complesso Vinatzer ha chiuso 4/o a +0.93 dopo aver rimontato 11 posizioni, sperando che sia la svolta in questa stagione fin qui tribolata per il gardenese: "Non mi rammarico per il podio sfiorato perché la gara è comunque andata bene così, soprattutto nella seconda manche in cui son riuscito, lavorando, a mettere a posto alcuni piccoli dettagli che non mi avevano permesso di essere performante nelle gare passate. Non era facile dopo tre uscite, però anche mentalmente ho fatto un gran lavoro con tutto lo staff ed è arrivata questa bella gara. Ora si va avanti step by step. Ho recuperato tanto sui due piani, nonostante una neve che non mi piaceva molto ma il lavoro sui dettagli ha fatto la differenza. E’ un po’ di volte che l’Italia si affaccia in top ten, frutto di un lavoro che va avanti da un po’ di tempo e di cui iniziamo a vedere i risultati, per chi più o meno, ma gara dopo gara vedremo i frutti di questo lavoro."
GLI ALTRI AZZURRI - Dopo la top10 di Garmish Stefano Gross si conferma con una buona prestazione chiudendo 15/o a +2.16 in recupero di 7 posizioni, esattamente le posizioni perse da Tommy Sala che chiude ex-aequo con il compagno.
A punti anche Giuliano Razzoli 25/o a +3.31.
Il fitto programma di gennaio prosegue con la tappa di Wengen, con i velocisti in pista già martedì per le prime prove libere.