Trionfale vittoria di Odermatt ad Adelboden. Della Vite 11/o
di Matteo Pavesi
Il delirante catino di Adelboden con i suoi 25.000 spettatori accoglie urlando il suo eroe, lo guarda, lo incita, lo trascina letteralmente giù dal terrificante muro finale: Marco Odermatt stravince il gigante di Adelboden superando di 73 centesimi Henrik Kristoffersen (al penultimo intermedio aveva -1.20 di vantaggio).
Una vittoria straripante, con il miglior tempo in entrambe le manche, con una potenza e una superiorità evidenti, con gli sci dell'elvetico che fanno sempre velocità.
Sesta vittoria e 13/o podio consecutivo per Odermatt in questa stagione, 17/o sigillo in carriera, coppa di gigante e coppa generale che si possono solo perdere.
La Kuonisbergli offre il consueto grandioso spettacolo, poco importa se tutto intorno alla pista ci sono prati verdi: il comitato organizzatore è riuscito a salvare la gara preparando al meglio questo tracciato che si contende con la 'Gran Risa' il titolo di più bel gigante del circuito.
Un tracciato con tanti punti-chiave, su tutti i dossi della parte centrale, l'ingresso sul (e il) ripidissimo muro finale.
PODIO - Kristoffersen è l'unico che prova ad impensierire Odermatt, il norvegese è in piena fiducia dopo la vittoria di Garmisch, e conquista l'undicesimo podio ad Adelboden, ma deve fermarsi a 73 centesimi di distacco.
Terzo posto per un altro elvetico, Loic Meillard, bravissimo nella prima manche con il terzo posto, e altrettanto solido nella seconda a mantenere la posizione, anche se staccato di +1.66.
TOP10 - Ai piedi del podio rimane Feller con un distacco di +2.27! Bene anche Kranjec 5/o a +2.40, poi Pinturault 6/o a +2.50, Schwarz 7/o a +2.56, Caviezel 8/o a +2.77 e un eccellente Kilde 9/o a +2.99.
Chiude la top10 Zubcic 10/o con oltre 3 secondi di distacco.
DELLA VITE E GLI AZZURRI - Il miglior azzurro è Filippo della Vite che con il 11/o tempo finale (8/o nella seconda manche) conquista il miglior risultato della carriera. 'Pippo' è il futuro ma anche il presente del gigante italiano, ha sciato una manche prendendosi moltissimi rischi ma sempre all'attacco, dimostrando la giusta mentalità. Un pizzico di rammarico per un errore sul muro finale che gli è costato mezzo secondo e almeno un paio di posizioni.
Secondo azzurro è De Aliprandini 21/o a +4.84: il trentino dopo tre uscite in quattro gare ha puntato al traguardo, rallentando la sua azione nella seconda parte di entrambe le manche.
Esce nella seconda manche Hannes Zingerle che era stato molto bravo a trovare la qualifica con il #58.
Da notare il 16/o posto del francese Leo Anguenot, partito con il #61.
Gara a lungo interrotta per la caduta del francese Muffat-Jeandet (era 7/o) che ha inforcato un palo finendo nelle reti, ed è stato poi portato via con il toboga per alcuni tagli al volto e alla mano.
Domani si chiude la tappa elvetica con lo slalom maschile, prima manche alle 10.30.