Roberto Nani e Pietro Canzio si ritirano
di Matteo Pavesi
ROBERTO NANI - Qualche giorno fa Roberto Nani, 33 anni, ha annunciato di lasciare lo sci agonistico, anche e soprattutto per i mille problemi alla schiena che lo hanno progressivamente allontana dalla Coppa del Mondo che aveva ritrovato nel febbraio 2021 a Bansko. Poi era seguita in estate una nuova operazione, senza più ritrovare le giuste sensazioni.
Nella stagione 2011/2012 era stato tra i protagonisti della Coppa Europa con il 4/o posto finale in slalom e il 9/o in gigante, grazie a una vittoria e e due podi, e in totale nel circuito continentale ha conquistato 3 vittorie e altri 5 podi.
Ha esordito in Coppa del Mondo nello slalom di Kranjska Gora 2011, ma è in gigante che ha trovato le più grandi soddisfazioni, diventando tra i migliori protagonisti azzurri nelle stagioni 2014, 2015 e 2016.
Proprio in avvio della stagione 2016, a Soelden, trova il miglior risultato della carriera sfiorando il podio, ed entrando nei top10 altre 17 volte, indossando 90 pettorali del massimo circuito.
Ha partecipato ai Giochi di Sochi 2014 e conquistato 3 medaglie ai Campionati Nazionali: campione nazionale in slalom nel 2012 e in gigante nel 2014 e argento in slalom nel 2014.
Nel maggio 2019 era stato messo fuori squadra dopo un paio di stagione deludenti, ma poi era rientrato come 'Interesse Nazionale' grazie alla stagione 2019/2020 dove aveva conquistato il posto fisso grazie al 2/o posto finale in gigante in Coppa Europa.
La sua ultima gara è stata proprio il gigante di Bansko di Coppa del Mondo del febbraio 2021.
Ecco come il livignasco ha salutato via social: "Ciao amici,
avrei voluto scrivere questo post dopo un bella stagione o una gara, ma dopo l’operazione dello scorso marzo, la riabilitazione è stata lunga e difficile e così ho dovuto prendere una decisione definitiva.
Da oggi si volta pagina, non farò più l’atleta scelta che purtroppo è maturata con il tempo vedendo che il fisico non rispondeva più come volevo.
Ci ho riflettuto molto con la consapevolezza che avrei potuto dare ancora a questo sport, vedendo come stava andando la stagione prima di essere operato alla schiena ma quando il corpo dice basta non puoi fare altro.
Da bambino ho cominciato a sciare per divertimento senza troppe pressioni e aspettative ma con tanta voglia di divertirmi e dare il meglio di me.
Non ho raggiunto a pieno tutto quello che volevo e questo mi rattristisce ma sono contento comunque di essere stato per diversi anni nei top 10 al mondo e di aver corso contro atleti che hanno fatto la storia dello sci.
Tutto frutto di una grossa passione, consapevolezza, e una palla di fuoco dentro di me che alimentava il tutto.
La cosa che mi rende più fiero è che nella mia carriera non c’è stata una scorciatoia, anzi mi sono guadagnato tutto sul campo, grazie all’aiuto di amici e professionisti che nel tempo mi sono stati vicini.
Una carriera con tanti momenti di soddisfazione ma molti anche quelli di sconforto che comunque vuoi o non vuoi devi affrontare e trovare nuove energie per andare avanti e fare tutto ancora meglio.
Ringrazio di cuore tutte quelle persone che hanno contribuito a farmi vivere un sogno, a tutte quelle persone che mi hanno sostenuto nel mio percorso e anche quelle che hanno reso la strada meno facile.
Un abbraccio a tutti i colleghi che ho avuto in pista e fuori sarete sempre un ricordo fantastico.
Ringrazio Livigno che mi ha sempre sostenuto, Il Centro Sportivo Esercito che sono stati i primi a credere in me, le aziende piccole e grandi che ho avuto al mio fianco.
A tutti voi fans che nel bene e nel male eravate lì a tifare per me.
Ma un grazie enorme va anche alla mia famiglia senza loro tutto questo non sarebbe stato possibile!!!
Roby"
PIETRO CANZIO - Anche Pietro Canzio (Polizia) ha deciso di ritirarsi. Per il poliziotto triestino, classe 1998, lo slalom dei Nazionali al Sestriere è stata l'ultima gara della carriera, iniziata nel 2014 con le prime gare FIS.
Nel 2015 Pietro ha esordito in Coppa Europa a Pozza di Fassa trovando subito i primi punti, poi nel circuito continentale è stato 10/o nel dicembre scorso a Glugezer, in gigante.
Ha partecipato ai YOG 2016 dove ha vinto l'argento in superg e il bronzo in combinata, in una stagione dove aveva fatto incetta di titoli a livello giovanile, tra cui il titolo giovani in slalom e il GPI Junior.
Dall'estate 2016 entra in squadra nazionale (C), poi nel novembre dello stesso anno si frattura il piatto tibiale della gamba destra durante un allenamento in Senales.
Nel marzo 2019 a Cortina ha vinto il titolo nazionale in slalom e nell'estate dello stesso anno entra nel Gruppo Coppa Europa.