Coppa Europa: il riepilogo della stagione 2021-2022
di Marco Regazzoni
Giovanni Franzoni è l'undicesimo azzurro, nel solo settore maschile, a vincere la classifica generale di Coppa Europa: appena tre anni fa, era toccato a Simon Maurberger aggiudicarsi il medesimo trofeo.
In una stagione caratterizzata da 32 prove complessive, il gardesano ha totalizzato 709 punti e conquista così il posto fisso extra-contingente per tutte le gare della prossima Coppa del Mondo: l'elvetico Fadri Janutin (652) e l'altro rossocrociato Ralph Weber (555) completano il podio della generale. Il finanziere bresciano fa suo anche il trofeo di supergigante (453 punti), con un nitido distacco sugli austriaci Christoph Krenn (292 punti) e Lukas Feurstein (262), che lo seguono dunque nel massimo circuito solo in questa disciplina: buona la stagione di Matteo Franzoso, 7/o con 194.
In discesa libera, dominano gli svizzeri con Weber (419 punti) e Lars Roesti (353) davanti all'atleta del Liechtenstein Marco Pfiffner (293): Nicolò Molteni, 8/o a 209 punti, è il migliore degli azzurrini.
Per quanto concerne le prove tecniche, Joan Verdu è il signore del gigante: l'andorrano vince il trofeo con 484 punti, ben 160 in più di Janutin, col francese Loeran Parand 3/o a quota 253 punti; Franzoni è appena fuori dal podio (236). Infine in slalom è il talentuosissimo Alexander Steen Olsen a vincere con 360 punti, beffando di sei lunghezze il figlio d'arte Noel Von Gruenigen e di 20 punti il tedesco Fabian Himmelsbach: solo 18/o Federico Liberatore a quota 117 punti.
In campo femminile, l'incredibile progressione di Franziska Gritsch porta l'austriaca ad abbattere il muro dei 1000 punti, vincendo la classifica generale con 1068: praticamente doppiate Aline Danioth e Christina Ager (540). Lara Della Mea, 8/a a quota 410, è la migliore azzurra in una stagione comunque molto sbilanciata verso le discipline tecniche (solo 12 gare veloci, di cui appena 4 superg, su 31 prove). Della Mea ovviamente brilla in slalom, dove chiude 4/a a quota 409 punti, sfiorando così il posto fisso per la prossima CdM: meglio di lei Danioth (540), Gritsch (488) e la svedese Elsa Fermbaeck (454).
Tra le porte larghe del gigante, doppietta svizzera con Simone Wild (435) e Viviane Haerri (375), quindi l'austriaca Nina Astner segue a quota 306: 234 punti e 7/a posizione finale per la lombarda Ilaria Ghisalberti.
Le "mutilate" prove veloci rimarcano il dualismo austro-svizzero: in discesa, vince Juliana Suter (505) nettamente davanti alla norvegese Inni Holm Wembstad (337) e all'altra elvetica Delia Durrer (334), con Elena Dolmen 8/a (260) di una lunghezza davanti a Monica Zanoner. In superg, infine, tocca a Christina Ager imporsi con 245 punti davanti alle connazionali biancorosse Elisabeth Reisinger (210) e Gritsch (200): scorrendo la graduatoria, troviamo Karoline Pichler 12/a con 78 punti.