CIO durissimo: "vietare le competizioni a russi e bielorussi"
di Matteo Pavesi
L'Executive Board del Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato oggi un duro comunicato dove si esortano le varie federazioni a non consentire la partecipazione ad atleti e dirigenti russi e bielorussi, per garantire la sicurezza di tutti gli altri partecipanti.
"I Giochi Olimpici, Paraolimpici, i Mondiali e i circuiti di Coppe del Mondo e molti altri eventi sportivi uniscono gli atleti di paesi che sono in disputa e talvolta persino in guerra.
Allo stesso tempo il Movimento Olimpico è unito nel suo significato più profondo di sportività e correttezza nel non punire gli atleti per le decisioni dei loro governi se gli stessi atleti non sono direttamente coinvolti. Vogliamo competizioni corrette per tutti senza discriminazioni.
Però l'attuale guerra in Ucraina mette il Comitato Olimpico davanti ad un dilemma. Se da una parte gli atleti russi e bielorussi possono continuare a partecipare agli eventi sportivi, dall'altra molti atleti dall'Ucraina non possono a causa degli attacchi nella loro nazione.
E' un dilemma che non può essere risolto, per cui l'Executive Board del Comitato Olimpico, dopo aver ponderato con attenzione la situazione, con il cuore pesante ha deciso che:
1. per proteggere la sicurezza delle competizioni sportive internazionali si raccomanda che le Federazioni Internazionali dello Sport e gli Organizzatori di eventi sportivi non invitino o permettano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi nelle competizioni internazionali.
2. dove non sia possibile per il poco preavviso o per ragioni legali, il CIO esorta a fare tutto ciò che è possibile per fare in modo che russi e bielorussi non possano gareggiare sotto il nome di Russia e Bielorussia, ma solo come atleti neutrali, senza simboli, colori, bandiere o inni nazionali.
Se, in circostanze molto estreme, anche questo non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il Comitato Esecutivo del CIO lascia all'organizzazione competente il compito di trovare il proprio modo per affrontare efficacemente il dilemma descritto.
In questo contesto, il CIO ha considerato in particolare i prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022 e ha ribadito il suo pieno sostegno al Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) e ai Giochi.
3. il CIO raccomanda di non organizzare eventi in Russia o Bielorussia così come già espresso il 25 febbraio scorso.
4. Il CIO, date le circostanza eccezionali e considerata la grave violazione della Tregua Olimpica e, in passato, altre violazioni della Carta Olimpica da parte del governo russo, ha deciso di escludere dall'Ordine Olimpico tutte le persone che hanno un ruolo importante nella Federazione Russa, inclusi il Presidente Vladmir Putin, il primo ministro Dmitry Chernyshenko e il capo dello staff dell'ufficio esecutivo presidenziale Dmitry Kozak.
5. Il CIO accoglie e apprezza i numerosi appelli per la pace da parte di atleti, funzionari e membri della Comunità Olimpica. Il CIO ammira e sostiene in particolare gli appelli alla pace da parte degli atleti russi.
6. Il CIO conferma la piena solidarietà alla comunità olimpica ucraina. Siete nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Il CIO si impegna a continuare e rafforzare i propri sforzi per l'assistenza umanitaria. Pertanto, il Comitato Esecutivo del CIO ha istituito oggi un fondo di solidarietà. In questo contesto, il CIO esprime la sua gratitudine ai Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e alle Federazioni Sportive Internazionali che stanno già sostenendo gli atleti ucraini e le loro famiglie.
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La FIS non ha ancora espresso nessuna iniziativa per alcune disciplina e nello specifico per la Coppa del Mondo di sci alpino.
Nella Coppa del Mondo non ci sono atleti ucraini di alto livello, mentre gareggiano regolarmente atleti russi sia nel circuito maschile che in quello femminile.