Caso Casse: è ancora polemica in casa Italia
di Matteo Pavesi
Poche ore fa, alla pubblicazione della starlist del superg, è apparso chiaro che Casse-non-sara-al-via.asp">Mattia Casse non avrebbe partecipato, vuoi perchè gli altri velocisti azzurri sono disponibili, vuoi perchè nessuna quota "extra" è stata recuperata (o per assegnazione della FIS o per rinuncia di qualche nazione) e assegnata all'Italia.
Ma la Gazzetta dello Sport riporta alcune frasi di Matteo Marsaglia al parterre della discesa: "Mi hanno chiesto di non gareggiare perché vorrebbero far correre Casse. Io ho spiegato che non possono farlo. Dovrei dire che sto male, dichiarare il falso? Non si scherza con queste cose. E dovrei fare questo per cosa? Per riparare gli errori di chi ci ha portato ad avere solo sette posti ai Giochi per l’Olimpiade? Gente che cerca di salvarsi sulla pelle degli atleti? Per andare ai Giochi sarebbe servito un podio, o un piazzamento tra i primi 5, o ci sarebbe stata una scelta tecnica. Il piazzamento tra i primi 5 io ce l’ho... Se poi non vogliono che io gareggi, non gareggio, ma il mio pass non lo lascio, al massimo scenderanno in due. Provano a mettermi contro Mattia Casse, che è mio amico e per il quale dovrò fare il testimone di nozze. No, non ci riusciranno. Sono quattro anni che cercano di farmi smettere, dovrei fare loro un favore del genere?"
Uno sfogo che non si può non definire 'durissimo', e che si somma a quello dello stesso Casse all'indomani delle convocazioni ufficiali, una volta scoperto di non far parte del contingente azzurro.
Sempre dalle pagine online della Gazzetta dello Sport arriva la replica del DS Massimo Rinaldi: "A Matteo non ho chiesto un bel niente, tantomeno di dichiarare il falso. Sarebbe una follia che avrebbe conseguenze legali anche a livello del CIO. Detto questo, nella stagione in corso Matteo Marsaglia ha ottenuto un quarto posto in discesa, mentre nella classifica del superG è al 39° posto. Il pettorale in discesa se l’è strameritato e in gara lo ha dimostrato, ma credo di avere il diritto di far notare che sul piano tecnico non si può dire la stessa cosa per il superG, sperando ovviamente che domani mi smentisca. Tra l’altro la partecipazione all’Olimpiade non dà automaticamente il diritto a partecipare a tutte le proprie gare. Detto questo, domani Marsaglia parteciperà al superG, insieme a Paris e a Innerhofer."
Tutto tace, come spesso accade, a livello istituzionale dai canali web e social della FISI.
Ma anche Mattia Casse ha voluto dire la sua, via social: "Rispondo a chi chiede la mia opinione rispetto alle dichiarazioni rilasciate da Matteo Marsaglia.
Matteo non è solo un compagno di squadra, ma è un caro amico; è a Pechino per gareggiare ed ha il sacrosanto diritto di sfruttare la sua convocazione.
Sono arrivato in Cina sperando di riuscire a recuperare una quota dalla ri-allocazione tra stati; in cuor mio, confidavo nell'annullamento delle gare di Dubai, Kolasin e Malbun che, non è un segreto, sono state organizzate per perseguire scopi diversi da quello sportivo.
Come me altri atleti @steven_nyman che dedicano la loro vita a perseguire il sogno olimpico, sono rimasti esclusi a causa di pass olimpici assegnati "in questo modo".
Mi auguro davvero che questa ingiustizia non si ripeterà, per rispetto degli atleti e dello sport."
Insomma il discorso "quote olimpiche" è tutt'altro che esaurito: al di la delle gare FIS sotto esame, e che hanno permesso di "erodere" quote ai danni delle nazioni maggiori, l'Italia ha fatto tutto quello che poteva per non ritrovarsi in condizione di avere un contingente così ridotto?