Kitz: storica vittoria per Dave Ryding, Sala 6/o
di Matteo Pavesi
Non ci sono più parole per commentare le gare di slalom di questa stagione: ogni volta succede qualcosa di incredibile, tra rimonte, resurrezioni, uscite all'ultima porta...
Oggi a Kitzbuehel ancora una volta viene stravolta la classifica della prima manche: sotto una costante nevicata la tracciatura del francese Theolier, coach degli azzurri, esalta una pista già difficile ed esaspera le difficoltà.
Risultato? Fuori 11 su 30 qualificati, con altri due o tre che praticamente si sono fermati.
E' una stagione da lacrime e slalom: Dave Ryding, sesto dopo la prima manche, scia bene nella seconda e va in vetta, superando i due norvegesi Braathen e Kristoffersen.
Mancavano 5 atleti, forse troppo anche per sperare in un podio, che l'inglese conquistò per la prima volta proprio a Kitz nel 2017.
E invece...Giuliano Razzoli scende dopo Ryding ed è in vantaggio, con la solita manche solida, ma inforca a 5 porte della fine scivolando in basse di linea; subito dopo esce anche Foss-Solevaag, tradito da un dosso a metà manche, poi tocca a Noel, ma anche il francese cade in un trabocchetto e praticamente si ferma, finendo 15/o.
Infine tocca a Vinatzer: il gardenese è primo dopo la prima manche e ha 8 decimi sull'inglese, ma sbaglia nella parte alta dopo una decina di porte, scivola in basso e poi risale per chiudere la manche, finendo 18/o a +2.34.
"Ho visto la prima doppia e mi sentivo bene, poi però ho sbagliato, credo però di aver sciato con l'intensità giusta. Però non mi arrendo, guardo a Schladming" ha commento 'Vinni'.
Così arriva la prima storica vittoria per Dave Ryding, dopo i secondi posti di Kitz 2017 (slalom) e Oslo 2019 (parallelo): storica perchè è il primo successo in Coppa del Mondo per un atleta britannico!
Ed è un successo che vale un altro record: a 35 anni e 1 mese Dave è il più anziano vincitore di sempre in slalom, battendo il record di Mario Matt che aveva vinto a 34 anni e 8 mesi in Val d'Isere nel 2014.
Non lacrime ma urla di gioia per Lucas Braathen: il norvegese trova il secondo podio di fila nello slalom, dopo l'incredibile vittoria di Wengen è nuovamente tra i migliori recuperando 7 posizioni e diventando il nuovo pettorale rosso di una stagione senza padroni.
Sì perchè ora Lucas è primo con 235 punti, davanti al connazionale Foss-Solevaag (180) e Yule (162, oggi fuori), mentre Razzoli scivola al 5/o posto.
Ancora Norvegia sul terzo gradino del podio grazie a Kristoffersen che sfrutta al meglio la pista pulita e recupera 21 posizioni facendo segnare il miglior tempo di frazione.
Ai piedi del podio rimane Michael Matt a +0.78, poi Strolz (8 posizioni recuperate) e infine al sesto posto un ottimo Tommy Sala a +0.86.
Il lombardo, già 8/o dopo la prima, scia con qualche errore di troppo ma complice le uscite degli avversari e la difficoltà della pista si porta a casa una top10 che rappresenta il suo miglior risultato in carriera.
Completano la top10 Meillard 7/o a +0.88, Rochat 8/o a +0.96, Simon Maurberger 9/o a +1.01 e Filip Zubcic 10/o a +1.09.
Maurberger, in difficoltà in questa stagione post infortunio, con il pettorale #30 si qualifica 28/o e sfrutta al meglio (e non senza errori) il tracciato della seconda, e con il secondo miglior parziale di manche recupera 19 posizioni, e va a cogliere il terzo miglior risultato in carriera.
Insomma nella manche in cui sono mancati gli attesi Vinatzer e Razzoli l'Italia ritrova Sala e Maurberger, peccato invece per Moelgg saltato nella prima e per Gross saltato dopo pochissime porte nella seconda, dopo una buona qualifica con il 10/o tempo.
Visto quanto successo oggi e negli slalom precedenti diventa imperdibile l'appuntamento di martedì sera con la Night Race di Schaldming: per molte nazioni sarà ininfluente per le scelte olimpiche, che dovrebbero essere comunicate tra domenica e lunedì, ma per la coppa di specialità potrebbe essere determinante.
Domani, meteo permettendo, si completerà il corposo programma di Kitz con la seconda discesa, partenza alle 13.30.