Caso Kriechmayr: permesso di correre con polemica
di Matteo Pavesi
Riassunto delle puntate precedenti: nel corso della settimana scorsa il velocista austriaco Vincent Kriechmayr è risultato positivo al covid19 e si è subito messo in quarantena come previsto dalle regole sanitarie austriache.
Purtroppo per lui ciò è avvenuto proprio alla vigilia della settimana di Wengen, motivo per cui Vincent non ha potuto partecipare alle prove cronometrate in programma martedì e mercoledì sul Lauberhorn, prove necessarie per poter disputare le discese libere in programma questa mattina (accorciata) e domani (la classica).
Nel frattempo Vincent ha eseguito un tampone PCR negativo, per cui mercoledì sera ha avuto il via libera dalle autorità austriache per uscire dai confini nazionali e ha raggiunto Wengen, dove ieri mattina si è regolarmente presentato al cancelletto per correre il superg, chiuso con il 9/o tempo.
A questo punto l'Austria ha chiesto alla FIS uno speciale permesso per correre la discesa di oggi e domani pur senza aver partecipato alle prove, e infatti l'austriaco è regolarmente iscritto alla gara con il pettorale #7.
Una decisione senza precedenti, a nostra memoria: gli Head Coach di Svizzera e Francia hanno protestato, spiegando come non sia corretto cambiare le regole e creare pericolosi precedenti, ma il Race Director del circuito maschile Markus Waldner ha difeso la decisione spiegando che - in questo particolare periodo di pandemia - non si voleva che un atleta venisse penalizzato a causa del covid.
Secondo gli austriaci infine tutto è...regolare, perchè non esiste una regola esplicita che vieta ad un atleta di prendere il via senza prove e che comunque la giuria può intervenire su quella regola.
In effetti il regolamento internazionale dello sci prevede l'obbligo di partecipazione ad almeno una prova cronometrata per partecipare ad una discesa libera (articolo 704.1) ma è anche scritto che regole speciali possono essere applicate per il circuito di Coppa del Mondo, per le Coppe Continentali, per le Olimpiadi e per i Mondiali.
Nel regolamento specifico di Coppa del Mondo non è presente un obbligo esplicito a partecipare ad almeno una prova cronometrata, ma semplicemente perchè si appoggia a quello internazionale.
Per salvare le apparenze pare che questa mattina alle 9.45 sia stata organizzata una "prova speciale" per il solo Kriechmayr, che - presentandosi al cancelletto e aprendolo, per poi fermarsi dubito dopo - soddisferebbe la regola della partecipazione ad una prova.
In passato sono numerosissimi i casi di atleti che non hanno potuto prendere il via alla gara perchè impossibilitati, per vari motivi, a partecipare alle prove.
La scelta della FIS appare davvero dubbia: vero che in tempo di covid ogni cosa è speciale e non è bello penalizzare gli atleti, ma vero altresì che le regole esistono e vanno rispettate per la correttezza dello sport e a garanzia di tutti.