Odermatt vince il superg di Wengen, Paris 7/o e Inner 8/o
di Matteo Pavesi
Inedito superg maschile sul Lauberhorn di Wengen, recupero di quello di Bormio (a sua volta di Beaver Creek), che sulla pista di discesa più lunga del mondo si è corso solo nel 1994.
Gara con partenza posizionata poco prima della stradina che porta alla Kernen-S, per un tempo totale di 1:29.00, ovvero il tempo del vincitore Marco Odermatt, che si conferma in uno stato di grazia.
Importante il tratto di una dozzina di curvoni che segue la Wasserstation, ovvero il tunnel sotto i binari della ferrovia Wengernalpbahn, in realtà l'elvetico ha interpretato al meglio tutti i passaggi chiave e in particolar modo i 30" secondi finali.
Per Odermatt è il 10/o successo in carriera, il sesto in una stagione che lo vede come assoluto protagonista e candidato principale per la Sfera di Cristallo assoluta.
Non solo, perchè oltre alla generale e a quella di gigante, Odermatt è in piena corsa anche per la coppa di superg: il successo di oggi lo porta a 319 punti contro i 380 del leader Kilde (oggi secondo) quando mancano solo le prove di Kvitfjell e delle Finali.
Ottima gara anche per Kilde, che arriva al minuto di gara con 17 centesimi di vantaggio, che diventano solamente 4 all'ultimo intermedio ma sul traguardo ne accusa 23, ovvero quasi 3 decimi persi nella Ziel-S finale, tratto dove Odermatt ha fatto la differenza.
Terzo gradino del podio per Matthias Mayer a +0.58, vicinissimo Romed Baumann a +0.61: il 35enne coglie il miglior risultato in superg degli ultimi 10 anni.
Ottima prova anche per il canadese James Crawford con il pettorale #22 che chiude 5/o a +0.77, tra i pochissimi a guadagnare sul finale anche nei confronti di Odermatt, poi Ferstl 6/o a +0.86.
Al settimo e ottavo posto troviamo i primi due azzurri Dominik Paris (+0.98) e Christof Innerhofer (+0.99): per entrambi si tratta di un'ottima prova visti i risultati fin qui raggiunti in superg in stagione, e un buon viatico per le discese dei prossimi giorni.
Paris è a ridosso del podio fino al penultimo intermedio ma allunga le linee nel tratto del Silberhornsprung, mentre Innerhofer commette un errore alla fine del Hanneggschuss perdendo velocità, ma scia molto bene nel tratto finale.
Si vede che il campione di Gais sta ritrovando il giusto feeling, sciando bene anche nei tratti di scorrimento a lui meno congeniali, su una pista con un basso tasso di difficoltà tecnica.
Chiudono la top10 gli austriaci Kriechmayr (+1.03) e Danklmaier (+1.04).
Kriechmayr è arrivato a Wengen solo ieri, all'ultimissimo momento, perchè bloccato a casa, in Austria, per scontare la quarantena dopo un tampone positivo. Le autorità sanitarie hanno poi dato il via libera per la sua partenza ma l'austriaco non ha fatto in tempo a partecipare alle due prove cronometrate, obbligatorie per poter disputare le libere di domani e sabato. Gli allenatori austriaci pare che abbiano richiesto alla FIS una wildcard per prendere il via ugualmente alla gara.
Terzo azzurro al traguardo è Guglielmo Bosca, 20/o a +1.49 con il pettorale #32 (miglior risultato in carriera), poi Giovanni Franzoni che con il #35 coglie un buon 30/o posto (+1.84) , ovvero i primi punti in carriera in superg a distanza di qualche giorno dal primo risultato utile in CdM, conquistato ad Adelboden in gigante.
Più attardati Mattia Casse, Matteo Marsaglia ed Emanuele Buzzi, mentre Riccardo Tonetti salta una porta.
Domani il programma procede con la prima discesa sul Lauberhorn (accorciata), con partenza alle 12.30