Sofia Goggia riceve la bandiera dal Presidente Mattarella
a cura della redazione
Parole che tradiscono orgoglio ed emozione. La fierezza di un anno indimenticabile, la gioia di una condivisione che abbraccia i valori del Paese e li proietta verso l'evento sportivo più importante.
Sono i sentimenti decodificati attraverso i pensieri del Presidente Sergio Mattarella, raccolti da chi onora il movimento e le sfide che lo caratterizzano.
La cerimonia di consegna del tricolore al Quirinale in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Pechino 2022, in programma a febbraio e a marzo ha racchiuso un afflato da rintracciare negli sguardi visibilmente commossi, pieni di tutto quello che c'è dietro i successi di un 2021 da record, oltre ogni ostacolo, più forte di tutte le difficoltà. Il Capo dello Stato ha consegnato la bandiera a Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli, gli Alfieri che guideranno le missioni azzurre in Cina.
La cornice istituzionale si è colorata di quell'informalità elegante che ammanta lo sport e gli ideali che lo animano. Discorsi che arrivano dritti al cuore e sanno rimanere dentro.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Presidente del CIP, Luca Pancalli, alla presenza del Sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali hanno rappresentato l'immensa gratitudine del mondo che rappresentano alla massima istituzione del Paese, in una sala gremita di atleti, atleti, tecnici e dirigenti.
La cerimonia è stata aperta dal messaggio del Presidente Malagò. "Grazie Presidente, perché oggi ci riceve ancora una volta e perché ci ha sempre saputo testimoniare la sua affettuosa e competente vicinanza allo sport italiano. In questi 7 anni non c'è stata una volta in cui Lei non ha dimostrato di esserci di ascoltarci, di volerci bene. Il 23 giugno avevo detto che saremmo tornati a rivedere le stelle, con una citazione legata al ricordo di Dante nell'anno in cui ricorre il 700esimo anniversario della sua scomparsa e il 23 settembre abbiamo riportato la bandiera mai così colma di successi. Il caso vuole che sia il 23 dicembre a sancire questo nuovo momento così simbolicamente unico. La squadra si è preparata nonostante la particolare congiuntura pandemica, voglio ringraziare Fisi e Fisg, i Presidenti Roda e Gios, i tecnici: possiamo ambire a medaglie in molte discipline. Sofia Goggia sarà la nostra portabandiera, una scelta voluta perché vincitrice di una medaglia d'oro, come Arianna Fontana a PyeonghChang. Michela Moioli sarà invece l'alfiere di una cerimonia di chiusura mai così importante per il passaggio della bandiera tra Pechino e Milano Cortina. È stato un anno incredibile, i numeri dicono tutto. Oggettivamente la migliore in assoluto, forse irripetibile. Ma questo sarà il nostro impegno, la sfida del futuro. Lei è stato il nostro faro, la nostra guida, signor Presidente. Le voglio dire grazie a nome di queste atlete, di questi atleti. Del nostro mondo".
Il Sottosegretario Vezzali ha portato il saluto del Governo alle delegazioni olimpiche e paralimpiche e il ringraziamento al Capo dello Stato. "A nome del Governo esprimo gratitudine per la vicinanza che in questi anni ha mostrato allo sport italiano. Le emozioni di Tokyo sono ancora vive ma lo sguardo è proiettato verso Pechino. Il regalo più grande è nella forza di queste atleti che sono fonte di ispirazione e di esempio. Sono sicura che la medaglia più importante sia quella di appassionare i giovani, avvicinandoli allo sport, anche nell'ottica dei Giochi di Milano Cortina 2026. Il quotidiano impegno del Governo è rivolto a promuovere la pratica sportiva ed a innescare una vera rivoluzione culturale
sportiva, che passa dal rinnovato rapporto con la scuola e da una impiantistica sportiva sulla quale si concentrerà un miliardo di euro dei fondi del PNRR. Ma nessun intervento sarà mai più efficace del sorriso di un atleta che, dall'alto di un podio olimpico o paralimpico, vede premiati i sacrifici e l'impegno di una vita dedicata allo sport. È un compito importante e stimolante. Saremo al vostro fianco a supportarvi e a fare il tifo per voi. Rendeteci, ancora una volta, orgogliosi di essere italiani".
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto all'intero movimento, salutando le delegazioni presenti con l'affetto che da sempre lo rende il primo tifoso del movimento. "Con alcuni di voi ci siamo incontrati altre volte e anche idealmente nei video di presentazione di Milano Cortina. A Pechino sarete accompagnati dall'affetto degli italiani. Sarà un'avventura affascinante e l'augurio che vi faccio é di cogliere anche questa straordinaria occasione. Avete tante aspettative ma quella più importante è di confrontarsi con nuovi orizzonti, sfidando i limiti. Complimenti e auguri. Lo sport di eccellenza rappresenta il Paese ed è fondamentale perché avvicina i giovani alla pratica sportiva, alimentando un giacimento di nuovi campioni per il futuro. Vorrei sottolineare anche i meriti dello sport paralimpico, in questi anni è cresciuto molto grazie ai protagonisti che lo fanno eccellere. Rappresentate davvero il Paese, olimpici e paralimpici. L'anno d'oro dello sport italiano, che certamente proseguirà nell'anno che sta per aprirsi, è stata una risposta di speranza e ottimismo offerta all'Italia. Avete smentito uno stereotipo, infondato, quello di un popolo indisciplinato, confuso con la creatività che invece ci ha aiutato a reagire alle difficoltà pandemiche. Avete in questo rappresentato tutti noi. Non vi dirò che ci aspettiamo tante medaglie ma che onoriate il nostro tricolore e sono sicuro che lo farete. E avrete tutto il nostro sostegno".
Sofia Goggia ha sciorinato un discorso da numero uno, con una proprietà linguistica degna della sua classe agonistica, andando veloce - come fa in pista - stavolta dritta nel cuore della gente. "Presidente, mi piace pensare che questo ruolo non parta solo dall'oro olimpico. Ricordo la telefonata dopo l'infortunio subito prima dei Mondiali di Cortina. Mi esortò a guardare oltre, a cercare nel mio cuore per trovare la forza di superare gli ostacoli. Quando ho ricevuto la telefonata del Presidente Malagò era orgogliosa e anche un po' impaurita. Essere portabandiera non vuol dire solo sventolare il tricolore ma essere garante di valori etici e non solo sportivi. Sono emozionata ma le prometto che cercheremo di dare il meglio e di onorare il ruolo che rivesto orgogliosamente".
In occasione dell’incontro che si è svolto oggi al Quirinale in vista delle prossime Olimpiadi Invernali 2022 di Pechino, gli atleti azzurri presenti hanno indossato le divise firmate EA7 Emporio Armani. EA7 Emporio Armani, official outfitter dei Giochi Olimpici firmerà il guardaroba modulare per il tempo libero e per le occasioni formali della rappresentativa italiana olimpica e paralimpica.
Il kit consegnato a ciascun atleta è un guardaroba modulare di capi e accessori appositamente creati, che comprende il completo da sci con la giacca nel nuovo colore royal blue, caratterizzata dall’iconica scritta ‘Italia’ sul retro nel colore oro con effetto iridescente che fa intravedere il tricolore della bandiera italiana.
fonte: coni.it