Parallelo di Lech ancora in forse
di Matteo Pavesi
Il parallelo di Lech, in programma il prossimo 13 e 14 novembre, tiene sospesi i piani di molti campioni del Circo Bianco, e continua ad alimentare il vento della polemica.
Il primo problema è la mancanza di neve: a Lech/Zurs le temperature sono alte e gli organizzatori stanno faticando a preparare il tracciato alla Flexen Arena, e si lotta contro il tempo prima che arrivi il controllo neve della FIS, step obbligatorio per poter disputare la gara.
Lo scorso anno era successa più o meno la stessa cosa, ma la FIS aveva posticipato l'evento di due settimane, opzione che in questa stagione non si può percorrere perchè sono già in programma gli slalom femminili di Levi (20/21 novembre).
Inoltre nelle scorse settimane gli Svizzeri - compreso il presidente federale Urs Lehmann - hanno dichiarato di voler boicottare la gara, sia perchè è l'unica in calendario e non esiste la relativa coppa, sia perchè nelle scorse stagioni il parallelo ha generato polemiche e problemi, e la FIS non ha ancora messo a punto regole precise per evitare che si creino situazioni irregolari, come ad esempio un tracciato (troppo) differente dall'altro.
La maggior parte dei velocisti (compresi Paris, Goggia e Brignone) non sarà presente, perchè tra pochi giorni si recheranno in Colorado, a Copper Mountain, dove c'è la possibilità di allenarsi in velocità e preparare le prime gare veloci della stagioni.
Dovrebbero esserci Shiffrin e Vlhova, Gut e Liensberger, nonchè la nostra Marta Bassino che, come le altre ( Gut esclusa), dopo si trasferirà a nord, in Lapponia, e parteciperà agli slalom.
In WCSL la cuneese è 46/esima, ma partirà con il #31, a ridosso delle migliori 30, grazie ai punti della classifica generale dello scorso anno, e punterà ovviamente alla qualifica e a racimolare punti nella disciplina con l'obiettivo di abbassare il pettorale di partenza.