Valentin Giraud Moine saluta il Circo Bianco
di Matteo Pavesi
Il velocista francese Valentin Giraud Moine, classe 1992, ha annunciato ieri via social la decisione di chiudere la carriera agonista e salutare il Circo Bianco.
Prima ancora di ripercorrere le tappe della sua carriera, è indispensabile ricordare cosa avvenne nella discesa libera di Garmisch del 27 gennaio 2017: partito con il pettorale #20 (prima di lui erano caduti già in due), Valentin ha perso il controllo scivolando in una curva verso sinistra, perdendo entrambi gli sci prima di finire la sua corsa nelle reti, ad alta velocità.
Le urla di dolore hanno subito fatto capire la gravità dell'infortunio, ma paradossalmente la caduta era stata meno spettacolare e apparentemente meno grave di altri incidenti, che però hanno avuto conseguenze più leggere.
Invece al transalpino tocca una diagnosi devastante: lussazione ad entrambe le ginocchia, subito ridotta per evitare lesioni vascolari e neurologiche più gravi. Poi due operazioni separate per le ginocchia, e data l'importanza delle lesioni e il numero dei legamenti rotti, la necessità di dover ricorrere ad una banca dei tessuti.
Ironia della sorte soltanto una settimana prima Giraud Moine aveva corso la più bella gara della carriera, un secondo posto in discesa a Kitzbuehel alle spalle di Dominik Paris, suo secondo podio dopo quello di Kvitfjell del 2016.
Dieci mesi più tardi, a fine novembre, Valentin torna sugli sci per qualche curva in campo libero, ma di fatto salta tutta la stagione 2017/2018, e torna in Coppa del Mondo solo nel novembre 2018, partecipando alla tappa di Lake Louise.
Da quel momento (le ultime tre stagioni) va a punti solo tre volte in CdM, l'ultima lo scorso dicembre in Val d'Isere con il 14/o tempo, ma si toglie la grande soddisfazione di tornare a vincere in Coppa Europa, a Kvitfjell nel febbraio 2020.
Poi a fine 2020, a Bormio, una nuova caduta e una lesione al ginocchio sinistro che lo obbligano a saltare le classiche di gennaio.
Dopo 65 pettorali in CdM e 3 titoli nazionali (due in superg, uno in discesa), ecco il saluto di Valentin: "è tempo per me di annunciare la fine della mia carriera. Questo annuncio arriva tardi perchè è stata una decisione molto complicata da prendere. Sicuramente dentro di me mi sarebbe piaciuto continuare a fare il discesista sulle piste più belle del mondo. Ma non dico nulla di nuovo se affermo che questa specialità è tanto bella quanto crudele.
Mi hanno detto spesso che il talento non si perde, ma quello che serve per usarlo sì. Nelle ultime stagioni malgrado tutta la mia pazienza e gli sforzi non sono più riuscito a ritrovare la mie capacità fisiche e mentali che mi hanno permesso di combattere per le prime posizioni.
L'atleta ambizioso che è in me è amareggiato dal destino che gli è capitato e si chiederà sempre come sarebbe potuta andare senza Garmisch.
Ma questa è la mia storia, sono molto orgoglioso di essere tornato sugli sci, di essere tornato a vincere in Coppa Europa e di aver rifatto una top15 in Coppa del Mondo. Ma soprattutto di essermi tornato a divertirmi!"