Gran Gala della Neve: Marta Bassino è "Atleta dell'Anno"
a cura della redazione
Si è tenuta a Cortina la quarta edizione del "Gran Gala delle Neve e del Ghiaccio", evento organizzato dalla 'Gazzetta dello Sport', dalla FISI e dalla Fondazione Cortina, con la partecipazione dei principali protagonisti della scorsa stagione.
Cinque mesi dopo essersi messa al collo l'oro mondiale nel parallelo - proprio a Cortina - Marta Bassino ha ricevuto il premio principale della serata, il 'Fiocco d'oro' per l'"Atleta dell'Anno", a conferma del suo ruolo di protagonista dello sci alpino italiano, in una stagione in cui è riuscita a conquistare anche la coppa del mondo di gigante, grazie a 4 vittorie nella specialità.
"L'oro di Cortina è stato la ciliegina di una grande stagione - spiega la cuneese ai microfoni di Cristina Fantoni e Kristian Ghedina, conduttori della serata - Una stagione in cui ho vissuto tanti momenti carichi di emozioni, al punto che è poi difficile sceglierne uno in particolare. Ora riparto da qui, da ciò che ho lasciato. Mi sono ricaricata e sto già lavorando all'anno olimpico".
Presente anche Sofia Goggia, campionessa olimpica in carica, premiata per "Exploit dell'anno" per la conquista della coppa di discesa, nonostante l'infortunio patito prima dei Mondiali che non le ha permesso di partecipare alla rassegna iridata.
In seguito Sofia era tornata ad allenarsi bruciando i tempi di recupero per essere pronta a gareggiare a Lenzerheide, alle Finali, dove poi il meteo ha costretto gli organizzatori a cancellare l'ultima gara, consegnando la Coppa a Sofia, leader della classifica di specialità già prima dei Mondiali.
"Non vedo l’ora di tornare al cancelletto: io vivo per tutti quei momenti in cui indosso un pettorale" si legge sulla Gazzetta.
Rimanendo nello sci alpino fiocchi d'argento per Luca De Aliprandini, vicecampione del mondo a Cortina in gigante, e per Dominik Paris, capace di tornare alla vittoria nella discesa di Garmisch dopo il grave infortunio di Kitz del gennaio 2020.
Fiocco d'argento "Leggenda" per Piero Gros, vittorioso in slalom ai Giochi di Innsbruck'76.