Curtoni saluta il Circo Rosa: grazie di tutto Irene!
di Matteo Pavesi
Già al termine dello slalom mondiale Irene Curtoni aveva lasciato intendere l'intenzione di ritirarsi, ma fino all'ultimo ha tenuto nascosto il tutto al grande pubblico, voleva godersi fino all'ultimo momento l'ultima gara della carriera.
E poco importa che per il fondo rovinato o per la grande emozione la veterana di Cosio Valtellino abbia inforcato proprio al penultimo palo della carriera: oggi è un giorno di festa, di emozioni, di lacrime, di abbracci - come quelli della sorella e delle compagne al parterre e di quelli virtuali del compagno e azzurro Emanuele Buzzi.
Oggi si chiude un lungo lunghissimo percorso per Irene Curtoni, unica italiana in nazionale nata negli anni '80, per la precisione nel 1985 nel paese lombardo.
Tredici stagioni di Coppa del Mondo, 194 pettorali indossati nel massimo circuito, nelle ultime stagioni è stata lei a macinare punti per lo slalom femminile, nonostante i tanti e numerosi problemi fisici che l'hanno condizionata.
Torniamo indietro nel 2003 quando - giovanissima - è già in squadra nazionale, allenata da un certo Livio Magoni che proprio oggi alza la Sfera di Cristallo grazie a Vlhova.
Nel 2008 Irene si impone in slalom in Coppa Europa vincendo la coppa di specialità, nella stagione in cui per la prima volta sale sul gradino più alto del podio, a Rovaniemi.
Nello stesso inverno la giovane lombarda debutta in Coppa del Mondo, a Lienz, ma dovrà attendere fino al febbraio 2011 per entrare per la prima volta nelle top10.
Indimenticabile per Irene il 2 marzo 2012: con una bella seconda manche conquista il terzo gradino del podio del gigante di Ofterschwang, alle spalle di Rebensburg e Maze.
Una gioia riassaporata nel dicembre 2017 a Courchevel, quando è terza nello slalom parallelo.
Ha indossato ben 10 pettorali ai Mondiali, da Isere 2009 a Cortina 2021, vincendo un bronzo nel Team Event di Are 2019.
Ha partecipato ai Giochi di PyenongChang chiudendo 10/a in slalom.
In bacheca può vantare anche 9 medaglie agli Assoluti Italiani: 6 ori tra gigante e speciale, 2 argenti e 1 bronzo.
Come dicevamo tanti i problemi fisici per Irene, basta dire che già nel 2007 si era dovuta fermare per un'ernia discale, e poi piccoli grandi stop, alla caviglia, alla tibia, di nuovo alla schiena...
"Oggi tante emozioni, belle... - racconta commossa Irene ai microfoni di RaiSport nel parterre di Lenzerheide - è bello scegliere di smettere, è una bella fortuna. Ho lottato tanto per rimanere in questo mondo e tenere il livello alto nonostante gli acciacchi...Anzi qualcosa di più: non ho mai parlato troppo di questo ma ho sofferto parecchio per il fisico.
Ho una passione enorme per questo sport, mi sono goduta tutto, ho avuto la fortuna di avere tante persone vicine, tante che hanno creduto in me e mi hanno aiutato a superare i momenti difficili, ma anche quelli che non hanno creduto in me perchè mi hanno aiutato a superare i momenti difficili!
E' un po' strano dirlo, l'ho "mezzo" detto tante volte, ora è proprio vero: è finita! Grazie a tutti!"
Hai dato tanto allo sci azzurro, sei stata una colonna della squadra femminile, grazie di tutto Ieie....