Shiffrin a 360 gradi: dalla perdita del papà alle medaglie di Cortina
di Matteo Pavesi
Una lunga, lunghissima lettera pubblicata via social e sul sito della federsci USA: così Mikaela Shiffrin ha raccolto i pensieri e li ha condivisi con tutti, dopo la chiusura di quei Mondiali che le hanno portato 4 medaglie nelle 4 gare che aveva scelto di disputare, oro, argento e due bronzi.
Ne riportiamo alcune sezioni, qui la lettera completa
APPLAUSI A CORTINA - "Ho riflettuto sulle ultime settimane e sui Mondiali a Cortina. Per prima cosa voglio congratularmi con Cortina per aver organizzato un Mondiale durante un periodo così difficile, in piena pandemia. Madre Natura non è stata favorevole nei primi giorni, ma poi l'evento è stato incredibile, con sole e cielo azzurro ogni giorno. Una cosa che tutto il mondo sa è che Cortina è imparagonabile per la capacità di preparare una pista da gara.
Cortina è stata una grande scelta per un evento come i Mondiali o le Olimpiadi per la sua bellezza e il tempo relativamente stabile, ma prima o poi ogni comprensorio riceve neve. Non importa quanta ne arrivi, gli organizzatori sanno sempre fare miracoli per trasformare il fondo in qualcosa di sicuro e valido per gareggiare. GRAZIE a tutti quelli coinnvolti nella preparazione delle piste, dalla lisciatura alla barratura, alla battitura per gli alti standard che sempre siete in grado di portare per gare di livello mondiale. E' difficile battere la bellezza di Cortina quando c'è la solita atmosfera alpina, splendida, rilassante e soleggiata"
LA MORTE DEL PADRE - "Poco più di un anno fa non ero sicura che avrei gareggiato ancora dopo che il mio mondo si è capovolto in seguito all'incidente di mia padre e la sua morte. Non riuscivo a respirare, non riuscivo a pensare, non riuscivo a dormire o mangiare, e non ho smesso di piangere per mesi finchè letteralmente non avevo più lacrime da piangere. Ero spaventata a morte per le tante incognite del futuro e non avevo idea di come gestirle.
In quei momenti, più di tutto volevo rimanere a letto e non alzarmi più, ma non avevo scelta che tirarmi su e cercare di mettere da parte le emozioni.
Attraverso la nebbia del dolore e dello shock per aver perso una parte del mio cuore, qualcuno che amavo oltre ogni parola, ho dovuto meccanicamente imparare a prendermi cura di tutti quegli aspetti della mia vita che gestiva lui, tutte quelle cose che faceva per permettermi di concentrarmi sul mio lavoro. Non ho avuto scelta che trovare un modo di mettere insieme i pezzi, lavorando 15h al giorno con mia mamma e mio fratello."
Shiffrin spiega poi come è ripresa la preparazione in vista di questa stagione, dei problemi avuti alla schiena subito prima di Soelden, e dei problemi dovuti allo spostarsi e allenarsi con la pandemia mondiale in atto
LA STRATEGIA PER CORTINA E LE MEDAGLIE - "...quando ho tirato fuori gli sci da superg prima dei Mondiali era la prima volta che facevo velocità dalla mia vittoria a Bansko dell'anno scorso e le sensazioni sono state ottime tanto che ho iniziato a valutare la possibilità di fare più gare e non solo slalom e gigante. Sentivo che se mi fossi concentrata solo sul gigante e slalom, avrei avuto una buona chance di successo in entrambe, ma per come stavo sciando in superg sentivamo che avrei avuto una possibilità di provare a vincere quattro medaglie. (...) Sapevo che se avessi sciato solo gigante e slalom e vinto nuovamente l'oro in slalom, la gente/la stampa avrebbe chiesto perchè non avessi gareggiato nelle altre discipline. Sapevo che se mi fossi impegnata su più discipline, avrei potuto provare ad alzare l'asticella delle mie possibilità/capacità di vincere l'oro in ciascuna e se avessi mancato l'oro in slalom, sarei comunque stata criticata per questo. (...) Alla fine ho dimostrato che la sciata che stava mostrando in allenamento per le veloci sarebbe bastata per l'oro se non fosse stato per quel errore nella parte bassa, sono andata a un soffio dall'oro in gigante per due centesimi in condizioni difficili, abbiamo vinto un oro in combinata di cui sono molto orgogliosa. E per lo slalom, sinceramente, ero dispiaciuta per la mia sciata e non penso che riflettesse la mia sciata o gli sforzi della mia squadra per preparare le migliori condizioni e darmi la possibilità di lottare per l'oro ma - l'ho detto dopo il superg e lo dico ora - non mi piace dire "avrebbe potuto, avrebbe dovuto" etc. E' andata come è andata e posso solo imparare a migliorarmi per il futuro. E onestamente Katherina e Petra hanno sciato davvero bene e nello slalom la mia sciata non è stata al pari delle avversarie. Dunque ho chiuso con un bronzo, ma ancor più importante, ho trovato motivi per sorridere e veri momenti di gioia quel giorno, e se ho imparato qualcosa nell'ultimo anno è quanto siano importanti queste cose."