Cortina 2021: oro in superg a Kriechmayr, Paris 5/o
di Matteo Pavesi
L'austriaco Vincent Kriechmayr, vincitore degli ultimi due superg in Coppa del Mondo e pettorale rosso di specialità, vince la medaglia d'oro nel superg che inaugura il programma maschile dei Mondiali di Cortina 2021, sulla inedita pista 'Vertigine'.
Possiamo dire che l'austriaco sia stato l'unica 'certezza' sul podio, che per gli altri due gradini risulta davvero inedito: medaglia d'argento a soli 7 centesimi ad un outsider come Romed Baumann, austriaco di nascita ma passato qualche stagione or sono alla Germania, e infine bronzo (a +0.38) ad un campione come Alexis Pinturault, che ha sempre fatto bene nelle manche di superg per la combinata, ma che è salito l'ultima volta sul podio di superg 6 anni e mezzo fa a Beaver Creek.
Una tracciatura difficile, insidiosa, con un passaggio sul salto che ha messo fuori causa tanti (9 tra i primi 30) - compresi i primi 3 - prima che arrivassero indicazioni in partenza: era necessario non saltare ma assecondare il salto, e invertire immediatamente per rimanere in linea. Nonostante l'enorme lavoro degli organizzatori, il fondo morbido si è pian piano segnato, con profondi solchi che hanno dato fastidio ai pettorali più alti.
Ne è nata comunque una gara divertente, spettacolare, dove era necessario anche frenare, oltre che trovare la linea giusta.
Kriechmayr ha interpretato bene il salto della Vertigine, atterrando in anticipo e invertendo, continuando a portare velocità, anche nella successiva traversa, mollando qualcosa nel tratto finale.
E' la terza medaglia mondiale per lui, la prima d'oro, dopo il bronzo in discesa e l'argento in superg ad Are 2019.
Le sorprese non sono finite con il podio: quando già si stava parlando di rammarico per una possibile medaglia di legno per Dominik Paris, è sceso con il pettorale #28 il canadese Brodie Seger, che ha fatto tremare i piani alti della classifica, arrivando a metà tracciato con soli 4 decimi di ritardo, e chiudendo al quarto posto a +0.42.
Dunque quinto posto per il nostro Dominik Paris (a +0.55) che è passato bene nel punto difficile (senza saltare) ma una incertezza gli ha fatto allungare le linee subito dopo, ha commesso poi un paio di sbavature e non è riuscito nel tratto finale a portare la giusta velocità per recuperare qualcosa.
Rammarico per podio sfuggito per 17 centesimi, ma anche la consapevolezza del miglior risultato stagionale nella disciplina, buon viatico per la gara di discesa.
Torniamo però a Baumann, che è riuscito, con il pettorale #20, a superare tutte le difficoltà e a cogliere una medaglia mondiale 8 anni dopo Schladming 2013 dove fu bronzo in combinata.
Nato slalomista, diventato poi discesista con alcuni podi tra il 2010 e il 2012, Baumann vanta due vittorie in CdM, entrambe in combinata, ma l'ultima risale al 2012.
Dopo alcune stagioni in grande difficoltà, messo fuori squadra dall'Austria, Baumann ha sfruttato il doppio passaporto ed è passato alla Germania, dove è pian piano rinato, tanto che un mese fa è stato 5/o a Kitz, ed è sesto in classifica di discesa.
Il secondo miglior azzurro è Emanuele Buzzi 13/o a +1.30: il sappadino perde il laccio del bastoncino in fase di spinta, perde molto nel tratto alto ma recupera molto in basso, probabilmente uno dei migliori tra il terzo rilevamento e il traguardo. E' la miglior gara stagionale per Emanuele, ma anche per lui rimane l'amaro in bocca.
Non bene Matteo Marsaglia 17/o a +1.82, decisamente male Innerhofer 19/o a +2.22 dopo i primi 30 (uno dei tempi più alti), mentre Mattia Casse non è riuscito a rimanere nel tracciato nella parte alta.
Gli uomini tornano in pista domani per la prima (delle due) prove cronometrate in vista della discesa di domenica.