Possiamo schierare 15 atleti? La FIS chiarisca sulle quote ai Mondiali
di Matteo Pavesi
Sabato sera, quando sono state annunciate le convocazioni per l'Italia, c'è stato un fitto scambio di comunicazioni nella redazione di Fantaski.it e in particolare con Luigi, perchè l'Italia - come noto - ha convocato 15 atleti.
Forse è il caso che la FIS scriva in modo più chiaro le regole di convocazione/utilizzo degli atleti ai Campionati del Mondo quando si è presenza di un Campione del Mondo in carica che difende il titolo, perchè ci sono già state discussioni praticamente ad ogni edizione, e in particolare nel 2013 e nel 2015.
IL REGOLAMENTO - Andiamo con ordine: il regolamento al paragrafo 9.1.3 dice chiaramente che non possono esserci più di 24 "competitors" (dunque atleti che effettivamente gareggiano) con un massimo di 14 per genere, più gli atleti che soddisfino il punto 9.3
Il punto 9.2 dice che in ogni disciplina si possono schierare 4 atleti, più eventualmente gli atleti che soddisfino il punto 9.3
Al punto 9.3 si legge che il Campione del Mondo ha il diritto di partecipare "fuori quota" alla disciplina che difende. Però si legge anche che se il Campione del Mondo gareggia anche in un'altra disciplina, deve essere incluso nella quota.
L'aspetto non chiaro, e fuorviante, è questa parola "quota" che non è chiaro se si applichi alla singola disciplina o al totale del contingente.
Da notare che il paragrafo fa parte del capitolo "partecipanti al singolo evento" quindi sembrerebbe che il campione del mondo non abbia diritto ad essere fuori quota in una disciplina non sua, e questo è ovvio perchè finora le nazioni hanno schierato 5 atleti solo nella disciplina in cui il campione del mondo difendeva il titolo.
E se invece la parola "quota" si riferisse all'intero contingente, come il testo sembra suggerire?
In questo caso la presenza del campione in carica non andrebbe ad aumentare la quota totale (14 massimo per sesso, 24 massimo in totale), ma solo ed esclusivamente per la gara in cui difende il titolo.
I CASI 2013 e 2015 - L'Archivio di Fantaski.it ci aiuta a ricostruire quanto accadde nel 2013, per i Mondiali di Schladming. L'Austria convocò 27 atleti (13 donne e 14 uomini), in un evento dove erano presenti ben tre campionesse del mondo ( Fenninger in combinata, Goergl in superg e discesa, Schild in slalom), di cui due ( Goergl e Schild) gareggiarono solo nelle discipline in cui difendevano il titolo.
Anche in quel caso ci furono confronti e discussioni, e addirittura il presidente Roda sollevò la questione in sede di presentazione della pattuglia azzurra.
Adesso a distanza di tempo possiamo però ricostruire quel che effettivamente avvenne: Schild e Goergl gareggiarono solo nelle loro discipline, Fenninger no (fece 4 discipline). Però ci furono ben tre atleti non impiegati, ovvero Koehle, Puchner e Scheiber, dunque di fatto l'Austria "fece gareggiare" 12 donne e 12 uomini.
Vediamo adesso cosa accadde a Vail 2015 proprio con gli USA: furono convocati 14 uomini e 12 donne, anche in questo caso dunque superando la quota totale, con Ligety campione del mondo in ben 3 discipline (ma gareggiò anche in slalom), e Shiffrin che difendeva il titolo in slalom (e che gareggiò anche in gigante).
Dunque sia Ligety che Shiffrin, secondo la seconda l'interpretazione del regolamento, avrebbero dovuto rientrare nella quota. In effetti ci furono ben 3 atleti convocati ma non impiegati: Sullivan e Kasper tra gli uomini e Lapanja tra le donne.
Di fatto quindi sia Austria che USA rientrano nei parametri dei max 14 per sesso e dei max 24 impiegati, soddisfacendo anche l'interpretazione del regolamento più stringente.
IL CASO ITALIA 2021 - Sabato pomeriggio la FISI ha diramato le convocazioni con 15 atleti nella squadra maschile. Molti avran pensato che Paris, essendo campione uscente, permettesse di aumentare il limite da 14 a 15.
Abbiamo già scritto che il puzzle non era semplice da comporre, ma alla luce di quanto effettivamente fatto da Austria e USA viene il dubbio che l'Italia non possa schierare tutti e 15 gli atleti, perchè Dominik Paris, campione uscente e in gara oggi, sicuramente sarà in gara anche in discesa, essendo il nostro miglior atleta nella disciplina.
Come abbiamo scritto sabato, e aggiungendo la startlist del superg di oggi, scopriamo che ci sono già 13 nomi 'sicuri' di gareggiare: Vinatzer, Moelgg, Gross e Razzoli in slalom; De Aliprandini e Borsotti in gigante; Paris, Innerhofer, Casse, Buzzi e Marsaglia in superg (iscritti alla gara); Paris e Innerhofer in discesa; Innerhofer, Tonetti e Franzoni (annunciato) in combinata. Da definire i nomi per parallelo individuale e Team Event.
Dunque nel caso l'interpretazione del regolamento (la famosa 'quota'!) sia quella più restrittiva, l'Italia potrebbe schierare ancora solo un nome.
E in questo momento ci sono solo Schieder e Della Vite non sicuri, e dunque uno dei due non potrebbe gareggiare.
Se rimanesse fuori Schieder, avremmo Casse, Buzzi e Marsaglia in lizza per due posti in discesa, e Della Vite che potrebbe gareggiare in gigante e/o in parallelo, e in gigante ci sarebbe un ulteriore posto per Tonetti o Franzoni.
Se invece fosse data a Schieder la possibilità di giocarsela o addirittura la certezza di partire in virtù del risultato di Kitz, allora avremmo Marsaglia/Buzzi/Casse per l'ultimo pettorale della discesa, ma rimarrebbe fuori Della Vite. E a questo punto appare scontato che siano Tonetti e Franzoni a scendere in gigante con De Aliprandini e Borsotti.
Dunque, ancora una volta i dubbi rimangono, ma nel caso si dovesse escludere uno tra Della Vite e Schieder, la domanda sorge spontanea: perchè sono stati portati?
CONCLUSIONE - Lo diciamo con simpatia: siamo stufi di rifare questa discussione ad ogni Mondiale! Anche perchè nel dubbio sono caduti, a rotazione, gli stessi addetti ai lavori, dagli allenatori agli atleti ai dirigenti sportivi.
A tutto questo si aggiunge il fatto che in alcuni casi sono stati convocati alcuni atleti in più, superando la quota, semplicemente perchè erano previste delle selezioni in prova per la discesa e/o il superg.
Andrebbe riscritto il regolamento in modo che tutti questi aspetti (convocazioni, effettivo utilizzo, quota per disciplina, quota totale, etc) fossero chiariti senza ombre di dubbio.