Cortina 2021: la strana maledizione dei mondiali ampezzani
di Vittorio Savio
Cortina d'Ampezzo e i Mondiali di sci, un matrimonio non sempre felice e per certi versi travagliato nel corso di quasi novant'anni di storia. Se si eccettua l'edizione lontana del 1932, il cammino della "Regina delle Dolomiti" nelle rassegne iridate è stato quasi sempre costellato da incidenti di percorso e di numerose sfortune.
Mondiali di sci alpino del 1941 che furono si disputati, ma che poi nel 1946 furono cancellati con revoca dei titoli da parte della Fis a causa dell'esiguo numero di nazioni partecipanti per la guerra. Stessa sorte toccata poi nel 1944 ad un altra, per certi versi rassegna mondiale, l'Olimpiade invernale, che valeva anche come campionato del mondo, cancellata anch'esse per la guerra.
Unica eccezione l’Olimpiade del 1956, dominata dai quattro ori di Toni Sailer (tre olimpici ed uno mondiale) dove però il nostro Zeno Colò, atleta da oro sicuro in discesa, all’ultimo minuto fu squalificato per professionismo per aver concesso la sua immagine alla pubblicità di una marca di materiale tecnico, cosa vietata dai regolamenti del Cio. Alla fine tornammo a casa solo con il bronzo iridato di Giuliana Minuzzo.
Bisogna poi arrivare agli anni recenti che raccontano di ben quattro candidature iridate tutte bocciate in sede di votazione e la quinta, quella attuale, assegnata per assenza di avversari.
Poi marzo scorso altra tegola: la cancellazione delle finali di coppa del mondo, che valevano anche come test vent del mondiale, per la pandemia appena scoppiata di Covid19 e il mondiale odierno rimasto in bilico a rischio di cancellazione fino all’ultimo, sempre a causa del Coronavirus. Quando tutto ormai sembrava pronto - anche se non ci sarebbe stato il pubblico per decisione governativa - ecco il fulmine a ciel sereno: l’infortunio dell’Ambassador ufficiale Sofia Goggia proprio alla vigilia del via della rassegna iridata. Come nel 1956 con Colò l'Italia perdeva, anche se in modo diverso però, una medaglia d'oro quasi certa.
Ed ora dopo 3 giorni dal via ufficiale, con la cerimonia di apertura svolta sotto un diluvio di pioggia mista a neve, siamo ancora tutti fermi al palo, dopo l’annullamento lunedì della combinata alpina donne per neve, ed oggi il superG sempre delle donne per nebbia. E domani altro maltempo con neve in arrivo ad annullare pure la combinata alpina maschile e calendario rivoluzionato. Da giovedì però il meteo sulla conca ampezzana promette finalmente sole e temperature polari, ma il vento forte annunciato in arrivo dalla Siberia potrebbe ancora metterci un ultimo zampino. Si mormora che qualcuno nei piani alti organizzativi abbia già deciso di ingaggiare a questo punto un'esorcista caso mai fosse necessario per far finalmente decollare questo mondiale.