Dominik Paris: "Conosco questa pista, ma non vuol dire che sia facile"
di Vittorio Savio
Un quarto posto per Dominik Paris al suo ritorno sulla Streif dopo un anno di assenza causa infortunio, per altro arrivato proprio lo scorso anno alla viglia di questa gara, stanno dando delle buone indicazioni al velocista azzurro. Ieri il carabiniere della Val d'Ultimo ha studiato il tracciato concludendo però nelle retrovie, mentre quest'oggi la musica è cambiata. "Penso di avere fatto un passo in avanti rispetto a mercoledì -spiega al traguardo Domme - Ho provato a spingere maggiormente soprattutto nella parte alta e in quella centrale, sotto devo ancora raddrizzare qualche curva e curare meglio qualche movimento. Le condizioni sono un po' diverse dal solito perchè fa caldo e c'è tanta umidità. Le gare di Bormio mi hanno dato quella fiducia che cercavo, ultimamente sono riuscito ad allenarmi tanto, qui c'è sempre un'emozione diversa rispetto ad altre piste, certamente conoscere bene i segreti di un tracciato come questo mi aiuta, anche se non vuol dire che è più facile".
Prima ed unica prova, invece, per Christof Innerhofer aggregatosi alla squadra all'ultimo minuto a causa di un problema di "salute". Il finanziere di Gais però paga la carenza di allenamento di questi ultimi giorni. "Sicuramente sono sceso soprattutto per capire le mie condizioni fisiche - spiega Inner - la pista è bella anche se la neve è più facile. A me manca la gamba, il fiato, l'aggressività, prima di arrivare sul muro finale è cambiato il passaggio, perchè ci sono due curve che girano maggiormente rispetto al passato. Oggi ho osservato soprattutto i cambiamenti, ci mettiamo in gioco come sempre ma qua per me l'obiettivo è soprattutto quello di fare chilometri".
Un secondo posto sulla Streif seppur in allenamento per Matteo Marsaglia non meraviglia certo. Su questo tracciato il velocista di Sansicario si è sempre esaltato, soprattutto in prova. "Ho quasi meno problemi a scendere dalla Streif - dice con una vena di ironia Marsaglia - piuttosto che a stare in piedi. Dopo Bormio mi sono inchiodato, sono stato costretto a due settimane di stop. Ho rimesso gli sci proprio a Kitzbuehel, sono soddisfatto della mia prova, anche se la gara è decisamente un'altra gara. La pista mi sembra meno difficile rispetto agli ani scorsi e per me è melgio, spero si abbassi di qualche grado la temperatura per le gare per rendere la neve leggermente più dura, ma siamo pur sempre a Kitzbuehel....Quest'anno l'atmosfera è diversa rispetto al passato, ma l'emozione di tagliare il traguardo su questa pista rimane forte".