Mayer: "vincere a Bormio è una emozione speciale"
a cura della redazione
Un grandissimo Matthias Mayer ha vinto per la prima volta in carriera sulla Stelvio, al termine di una discesa bellissima, nella quale tra il primo e il terzo ci sono solo 6 centesimi di differenza!
Mayer ha preceduto in classifica l'altro austriaco Vincent Kriechmayr e lo svizzero Urs Kryenbuehl.
Matthias Mayer: "Vincere qui, in quella che è una gara classica, è un’emozione speciale. Sono stato sul podio l'anno scorso e due anni fa in Super-G e ora questa vittoria è incredibile. È una pista molto difficile, una gara dura e sono molto contento. L'anno scorso ho fatto una buona stagione, ci sono state alcune vittorie e ora sono pronto per le prossime sfide. Le maggiori difficoltà sulla Stelvio? È difficile dall'inizio alla fine, ci sono molte curve, serve molta potenza. La visibilità è critica e anche le condizioni della neve. È una gara difficile. Nei prossimi giorni mi riposerò un po, poi qualche sessione leggera di allenamento: gennaio sarà un mese molto importante per ogni sciatore".
Vincent Kriechmayr: "Ancora una volta sul podio ,+0,04 dietro a Matthias è meglio di 0,80 ieri. Sono molto vicino, -0,02 davanti a Urs. Sono davvero contento della mia gara di oggi. È facile dire dove ho perso qualche centesimo, ci sono così tante curve sulla Stelvio ma penso di aver perso un po' troppo nella parte centrale rispetto a Matthias, ma il resto è andato abbastanza bene. Le prime gare quest'anno non sono state facili e sono contento di come ho concluso il 2020. Spero nel meglio per il futuro. Oggi è stato molto più facile del secondo allenamento, la neve era un po' più lenta e la pista non irregolare come nel secondo training. La Stelvio è stata un po’ più facile da sciare rispetto allo scorso anno. Questo è il motivo per cui siamo così vicini oggi, ma ovviamente è una delle gare più dure della stagione, forse dopo Kitzbuehel. Matthias è un grande sciatore e non è una sofferenza arrivare dopo di lui".
Urs Kryenbuehl: "La Stelvio è irregolare, scura e ghiacciata. È una delle piste più difficili di tutto il World Tour e sono contento di essere arrivato in fondo e di aver fatto una bella gara. Siamo tutti molto vicini, a volte sei davanti, a volte sei dietro. Sono felice. Non immaginavo di essere terzo, sapevo che stavo andando meglio che in allenamento ma è anche vero che in allenamento non ero così veloce. Sarebbe bello andare così a Wengen, un posto in cui non sono mai granché veloce".