Shiffrin: "lavoro per essere in pista a Levi"
di Matteo Pavesi
Come noto Mikaela Shiffrin non ha partecipato all'opening di Soelden: la campionessa americana, che non gareggia dalla fine di gennaio prima per la tragedia della morte del padre e poi per il covid19, aveva accusato problemi alla schiena pochi giorni prima della gara tirolese.
Tornata in patria, in Colorado, ora Mikaela sta lavorando alla riabilitazione con la fisioterapia, e in una recente intervista ad Olympic Channel ha dichiarato che sta 'facendo di tutto' per essere in pista per Levi, dove il 21-22 novembre sono in programma due slalom speciali femminili.
Dunque la campionessa non sarà certamente in pista a Lech, per il parallelo, così le avversarie - Brignone e Vlhova su tutte - potranno sfruttare questa assenza per allungare in classifica generale.
Ovviamente niente è dato per scontato, neanche la presenza a Levi: "se dovessi sentir dolore - spiega Mikaela - dovrei prendermi un po' più di tempo, ma spero proprio non sia così. Intanto vado avanti a lavorare fiduciosa che le cure funzionino."
Nonostante tutte le difficoltà di questo 2020, Mikaela ha ribadito che vuole tornare a gareggiare, che certamente non avrebbe voluto chiudere la sua carriera o fare un passo indietro per la tragedia che l'ha colpita, ma che questa l'ha indubbiamente portata a rivalutare la prospettiva con cui guarda la vita.
E' indubbio inoltre che la preparazione di Mikaela non sia stata lineare, peraltro come per moltissime colleghe: in estate si è allenata sulle nevi americane di Copper Mountain e Mount Hood come e quando ha potuto, poi è venuta in Europa un paio di settimane prima di Soelden sfruttando i ghiacciai europei, infine ha sciato anche a Soelden sul Rettenbach fino ai giorni immediatamente precedenti alla gara, e ora dovrà trovare un modo di macinare pali per preparare la gara finlandese.