Rinaldi:"L'Argentina è una opzione, ma remota".
di Vittorio Savio
E' un momento non particolarmente propizio, causa la pandemia mondiale di Covid19, per pianificare con sicurezza gli allenamenti estivi della nazionale azzurra di sci alpino.
Ce lo conferma lo stesso Ds della nazionali Massimo Rinaldi. "Stiamo valutando gli scenari possibili, attuali e futuri, ma non è semplice - ci spiega il direttore sportivo azzurro - al momento sono confermate le trasferte di Landgraaf dei velocisti, e quella di Zermatt con polivalenti, gruppo elite e Ghidoni dopo ferragosto. Poi si dovrebbe andare a Saas Fee, anche perchè non sappiamo ancora se Val Senales aprirà ai primi settembre come annunciato a giugno".
Nelle ultime ore è stata rilanciata la possibilità di una trasferta in terra di Argentina, ma Rinaldi tiene a precisare: "Al momento ci stiamo pensando, anche se non vi è nulla di certo: è una opzione. Il problema principale è che al momento non ci sono voli per Usuhaia. Solo dal 5-6 settembre sembra che si possa volare verso la località che normalmente ci accoglie all'estremo sud del continente sudamericano. Impossibile pensare poi ad un volo charter privato visto gli elevati costi pro capite (per andare da Monaco a Levi con un volo charter lo scorso anno gli azzurri spesero circa 1.500 euro a testa ndr.) ed inoltre saremmo l'unica nazionale a volare in Sud America: anche gli austriaci che avevano prenotato ad agosto in Cile hanno disdetto. Un altro problema è dato poi dalle disposizioni governative argentine anti-covid che prevedono al momento la quarantena per chiunque giunga dall'estero. Credo che sarà difficile pensare quest'anno di allenarsi sulle nevi sudamericane. Dubbi poi ci sono anche per le tappe di coppa del mondo in Nord America. Al momento anche li vige la disposizione della quarantena. Intanto però abbiamo già prenotato come logico gli spazi neve di novembre a Copper Mountain per gli allenamenti dei velocisti, con l'opzione di cancellazione senza penali, vista la situazione difficile che regna negli Usa e in Canada causa coronavirus. Purtroppo stiamo navigando a vista e solo a fine agosto con le prossime riunioni della Fis potremmo saperne di più".
Intanto si guarda anche ai prossimi impegni agonistici e all'inizio di stagione che alla luce della comunicazione di ieri della Fis prevede l'Opening di coppa del mondo anticipato di una settimana, al 17 e 18 ottobre, anzichè 24 e 25 ottobre. Questo dopo aver sentito la federsci austriaca, l'Orf produttrice delle dirette tv e l'Eurovisione, detentrice per l'Austria dei diritti tv, è stato deciso per questo anticipo per evitare il sabato 24 ottobre che in Austria è festa nazionale, garantendo così una ridotta affluenza di pubblico in quel di Soleden.
Resta ancora da chiarire però se ci sarà la presenza o meno del pubblico, visto che questo anticipo di date era stato concordato nel caso si fosse deciso per le porte chiuse. Al momento gli organizzatori stanno lavorando per limitare il numero di spettatori che potranno accedere al parterre d'arrivo che negli ultimi anni non avevano mai superato comunque gli 8-10mila per gara. Si vorrebbe scendere almeno della metà.