Rinvio Cortina 2021: decisione Fis il 1 luglio
di Vittorio Savio
Si saprà solo il 1. luglio se la richiesta di spostamento di un anno dei Mondiali di sci alpino di Cortina 2021 sarà operativa o meno. La Fis ha preso tempo per una decisione definitiva alla luce dei problemi riguardanti l'epidemia di Covid-19 che sta colpendo tutto il mondo.
C'è stato dibattito nelle oltre 3 ore di un consiglio FIS composto da parte da 20 membri. L’Italia dello sci alpino, unita in un unico corpo con tutte le istituzioni che compongono la Fondazione Cortina 2021: Governo, Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Cortina, CONI e Federazione Italiana Sport Invernali, si è presentata davanti al massimo consesso dello sci internazionale, guidata dal suo rappresentante, il presidente della Fisi Flavio Roda, per proporre il rinvio dei Campionati Mondiali di Cortina al 2022.
La volontà italiana è quella di portare a compimento un grande evento sportivo, nelle migliori condizioni possibili e, soprattutto, il più possibile al riparo dalle code della pandemia che sta condizionando l’operatività mondiale, da qualche mese a questa parte.La cancellazione delle Finali di Coppa del Mondo di sci alpino programmate per lo scorso marzo ha già causato ingenti danni economici e d’immagine, in più non c’è stata l’opportunità di testare tutte le nuove infrastrutture e i piani operativi previsti per i Mondiali in programma nel febbraio del 2021. Sono infine andati persi gli introiti che sarebbero derivati dai diritti TV e dalle partnership che non hanno potuto essere onorate in termini di visibilità.Essendo la Fondazione un ente no-profit, CONI e FISI hanno provveduto a garantirle liquidità, grazie a prestiti bancari presso l’Istituto di Credito Sportivo rispettivamente per 5 e 14 milioni di Euro.A 9 mesi dal via del Mondiale, come richiesto dalla stessa FIS, Fondazione – e tutti i suoi stakeholders - dovrebbero essere pronti, flessibili e in grado di gestire ogni tipo di situazione che si venisse a presentare: dallo svolgimento dei Mondiali a porte chiuse, ad una possibile cancellazione dell’evento sotto data. Un’eventualità – quest’ultima – che Fondazione non può permettersi di affrontare e che porterebbe ad una perdita secca di oltre 30 milioni di Euro.
In particolar modo, una cancellazione all’ultimo momento sarebbe una grave danno per la promozione dello sci alpino sulle montagne italiane, così come non sarebbe possibile per la Federazione affrontare una perdita finanziaria che andrebbe ben aldilà delle esposizioni presso il Credito Sportivo.“L’auspicio italiano è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale – ha commentato a caldo il Presidente della FISI, Flavio Roda, relatore della proposta in seno al Consiglio -. Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo che dello spettacolo. Tutto ciò si potrà fare solo nella massima sicurezza sanitaria e potendo testare tutte le nuove infrastrutture e i processi operativi che stanno dietro a un grande evento internazionale. Penso che spostando in avanti l’appuntamento con il Mondiale sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l’esperienza organizzativa italiane sanno fare e lanciare nel migliore dei modi la strada verso Milano – Cortina 2026".