Zermatt annuncia la discesa più lunga del mondo
di Vittorio Savio
Solo un giorno dopo l'escalation della disputa tra gli organizzatori delle gare del Lauberhorn e la federsci elvetica, Zermatt si è già presentata come alternativa a Wengen.
Giovedì, la località del Vallese ha presentato la sua visione della "discesa più lunga della Coppa del Mondo" dalla Svizzera all'Italia.
Come ha spiegato il presidente degli impianti di risalita di Zermatt Franz Julen in un'intervista al "Neue Zürcher Zeitung" ("NZZ"), è una discesa di quasi cinque chilometri con un inizio a quasi 3.900 metri, dal Kleine Matterhorn, il Piccolo Cervino, con traguardo finale in Valle d'Aosta. Nella migliore delle ipotesi, il tracciato dovrebbe essere pronto nel 2022 per correre una discesa nella prima o nella seconda settimana di novembre.
Ciò è reso possibile grazia alla collaborazione con l'area sciistica di Cervinia con la realizzazione della cabinovia Testa Grigia sul versante italiano del Piccolo Cervino, che dovrebbe essere completato entro l'autunno del 2021. "Vogliamo questa gara - e faremo tutto il possibile", ha detto Julen, che accoglierebbe con favore anche una gara femminile.
A 4.480 metri, la discesa del Lauberhorn è la più lunga finora, quella nuova del Cervino supererebbe per 520 metri quella del bernese.
Pochi i lavori da effettuare per l realizzazione di questo nuovo tracciato tra i ghiacciai del Cervino. Julen ha dichiarato: “Si devono installare solo le reti di sicurezza, proteggere le piste, proteggere i crepacci. Ma non devi apportare grandi cambiamenti strutturali o abbattere alberi - questo è puro scenario invernale. "
Julen non vuole però che questo progetto sia un attacco diretto alle gare di Lauberhorn. "Non siamo interessati a danneggiare Wengenoe, ha sottolineato il 61enne presidente del Vallese.
Con la richiesta di Swiss-Ski di rimuovere dal calendario FIS dal 2022 di Wengen, la disputa il braccio di ferro sul finanziamento derivante dai diritti tv delle gare di Lauberhorn, in corso dal 2016, ha raggiunto un nuovo massimo proprio mercoledì.
A causa del disaccordo su quanti soldi gli organizzatori di Swiss-Ski dovrebbero ricevere per l'organizzazione dello stroico evento sciistico che si disputa dal 1930, la disputa tra i due soggetti è arrivato al Tribunale internazionale dello sport di Losanna a metà del 2018. Finora però, a metà marzo di quest'anno, è stato emesso un giudizio provvisorio non reso ancora pubblico, secondo il quale non dovrebbe esserci un chiaro vincitore.