TdG - Molteni, il percorso in B continua
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Nicolò Molteni, velocista del ‘98, confermato in Nazionale B, ha disputato una stagione positiva, anche se è stato limitato da qualche acciacco fisico.
Lo aspettiamo nella prossima stagione, che si spera possa svolgersi regolarmente, per un ulteriore passo in avanti.
Stagione ‘corta’...qualche buona FIS all’inizio, poi la EC, con 7 top 30. Sei soddisfatto?
Purtroppo sappiamo tutti il motivo dello stop che non ci ha permesso di fare l’ultimo mese/mese e mezzo di gare, ma è stata una stagione abbastanza positiva per me. In coppa Europa ho fatto uno step rispetto agli anni passati con dei buoni piazzamenti, ad inizio stagione c’era l’obiettivo di migliorarsi soprattutto in discesa e questo è stato fatto, nonostante un piccolo infortunio a metà gennaio mi abbia fatto saltare tre settimane di sci e qualche gara.
Come ti stai allenando in questo strano periodo di quarantena?
In questo periodo complicato mi alleno a casa, sono riuscito a recuperare un po’ di attrezzi e mi “arrangiooe con quelli diciamo, bilanciere, pesi, manubri, bici sui rulli...ormai sono già tre settimane che ho iniziato la preparazione.
L’anno scorso non male ai Mondiali Juniores in Fassa. Raccontaci qualcosa di quell’esperienza.
Sì, l’anno scorso ho svolto i miei ultimi Mondiali junior in “casaoe in val di Fassa, è stata una bella esperienza, buone gare (due top 10). Organizzazione impeccabile, piste perfette e ottima atmosfera: rappresentare l’Italia in un contesto così è stato sicuramente bello ed emozionante.
Come valuti i giovani velocisti italiani? Credi che qualcuno abbia concrete possibilità di sostituire Fill e gli altri big che si ritireranno nei prossimi anni?
Penso che negli ultimi due anni il gruppo di coppa Europa di velocità si sia comportato molto bene, due posti fissi in due specialità diverse l’anno scorso e anche quest’anno e buoni risultati di quasi tutta la squadra, sicuramente c’è un bel progetto sia per quanto riguarda il circuito continentale sia per quanto riguarda il gruppo degli osservati per i ragazzi più giovani, e alcuni di loro si sono ben messi in mostra quest’anno. Quindi sì, ci sono possibilità concrete di sostituire i ‘big’.
Si parla di ‘crisi della velocità’...Esiste, secondo te, e se esiste quali sono i problemi?
Non penso ci sia una crisi della velocità, come dicevo prima abbiamo davanti a noi i tre big, che ora sono diventati due col ritiro di Fill, che lottano sempre per le prime posizioni; chiaramente qualcuno dice “eh ma tolti loro poi sotto non c’è nessunooe, forse effettivamente quando ci affacciamo nel circus della Coppa del mondo facciamo un po’ fatica noi giovani ad imporci subito, ma penso sia un po’ una cosa normale, perché devono essere fatti i giusti step per arrivare là davanti e poi starci. Molti ritengono che ci voglia più tempo nella velocità, perché occorre tanta esperienza e penso che essa vada maturata nel tempo. Ora, tuttavia, abbiamo Casse stabilmente nei primi 7 in super g, Buzzi che malgrado qualche infortunio è stabile nei 15, Marsaglia che quando sta bene può stare là davanti tranquillamente e poi qualche giovane che è già andato a punti qualche gara, vedi Bosca, Schieder e Cazzaniga. Più che crisi io direi che ci vuole un po’ di tempo.
Non credi che in B debba stare solo chi può aspirare alla WC e che essa non possa essere un ‘parcheggio’?
Come dici tu, la squadra B non può essere un parcheggio però penso sia un passaggio fondamentale che ti prepara per poi fare il salto in Coppa del mondo.