TdG - Della Vite, la crescita continua
di Luigi Grasscutter
Filippo Della Vite, classe 2001, in Squadra nazionale C dal maggio 2019, ha fatto molto bene nella stagione che il covid-19 ha interrotto bruscamente.
Filippo è soprattutto un gigantista, ed è cresciuto in modo progressivo negli ultimi tre anni: un primo anno Aspiranti buono, un secondo anno ottimo (che gli valse la convocazione in C) ed un terzo anno nel quale ha portato a casa alcune ottime FIS.
Gli è mancata una top 30 nei sei giganti cui ha partecipato, ma in un paio di occasioni è andato vicino all’obiettivo, fallendolo per pochi decimi.
In EC il livello è molto alto, chi ci legge avrà letto molte nostre considerazioni sulla rassegna continentale e sulle difficoltà che presenta: livello dei partecipanti, condizioni dei tracciati...
Nella prossima stagione, con maggior esperienza, Filippo potrà centrare delle top 30, proseguendo nella sua crescita.
Della Vite è comunque il nostro secondo miglior gigantista tra i giovani della C, dopo G.Franzoni, questo dicono i ‘numeri’ e i ‘numeri’, se non hanno sempre ragione, sono tuttavia il parametro più simile al freddo scorrere del cronometro: Filippo è 137esimo nel ranking mondiale, eccellente per un 2001, e terzo tra i pari età.
Venendo allo slalom, nella stagione appena conclusa ha abbassato il punteggio FIS in modo significativo, cominciando bene in Austria e poi vincendo a Bormio: tra i pali stretti può progredire, anche se, a nostro avviso, è il gigante la specialità in cui può giocarsi le carte migliori.
In tutto ha corso 17 giganti e 8 slalom, gestito ed indirizzato nelle scelte dal suo capo allenatore Massimo Carca, che si è diviso tra atleti che, come Filippo, hanno corso solo in queste due specialità e altri che, invece, hanno usato molto anche gli ‘sci lunghi’.
Mentre alcuni erano impegnati nelle prove della discesa, altri a 1000 km correvano un gigante, alcuni in EC, altri in una FIS, e viceversa: sette atleti (l’ottavo è Allegrini, che forse ricorderete fermo per infortunio) con attitudini diverse, con programmi diversi...
Filippo è l’ultimo di questi atleti ad uscire su queste pagine, e permetteteci di fare i nostri complimenti a Max Carca per il lavoro che ha svolto con i suoi ragazzi: un lavoro essenziale, difficile, e lontano dai riflettori della WC.
Ecco cosa ci ha raccontato Filippo.
Buona stagione, Pippo. Sei soddisfatto?
Sì, mi ritengo abbastanza soddisfatto. Forse potevo fare qualcosa di più in Coppa Europa e in slalom.
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
L’obiettivo della prossima stagione sarà riuscire a prendere qualche qualifica in EC e migliorare il punteggio soprattutto in slalom.
In gigante vai molto forte. In slalom quest’anno un paio di segnali positivi ci sono stati...
Lo slalom, anche se sono un po’ più indietro, resta comunque un obiettivo da raggiungere.
In Coppa Europa non hai fatto top 30. Cosa ti manca per riuscirci? In quale occasione ci sei andato più vicino?
Tolti i primi giganti in Austria, nelle altre gare facevo pezzi abbastanza buoni in quasi tutte le manche ma un errorino di troppo mi costava sempre qualche decimo importante, però va be’, questo è il bello delle gare.
Come vivi la gara? Vai libero o la tensione ti frena?
In gara sono totalmente libero, non penso mai a molte cose ma solo di rischiarla a tutta.
Com’è il tuo rapporto con compagni di squadra ed allenatori?
Con i compagni e gli allenatori c’è un buonissimo rapporto, sono tutti molto simpatici e socievoli, è sempre bello stare con loro e spero di rivederli al più presto.