In Francia lo sci resta al palo? Sembra di sì
di Vittorio Savio
Mentre in Austria ci si sta avviando verso una ripresa degli allenamenti delle squadre maggiori dello sci sui ghiacciai di casa, arrivano, invece, oggi le dichiarazioni del primo ministro francese in persona, Édouard Philippe, a smorzare ogni velleità su una imminente ripresa delle gare sportive in Francia.
"Tutti gli eventi sportivi, soprattutto calcio e rugby, si disputeranno dal mese di settembre in poi" le parole di Philippe presentando in Parlamento il piano della Fase 2 per la riapertura dall'11 maggio.
Il Premier ha così messo una pietra tombale anche sull'imminente svolgimento del Tour de France e del Roland Garros, i due appuntamenti sportivi transalpini di maggior prestigio e tradizione, che in molti ipotizzavano si sarebbero potuti disputare tra la fine di luglio e la fine di agosto.
Philippe ha chiarito che il rischio di una seconda ondata della pandemia "autorizzerà solo la ripresa dello sport su base individuale ma non dello sport collettivo".
"Sarà possibile, nei giorni di sole, praticare una singola attività sportiva all'aperto, ovviamente superando l'attuale limite del chilometro" dalla propria abitazione "e rispettando le regole del distanziamento sociale", mentre "non sarà possibile praticare sport in luoghi coperti, né sport di squadra o di contatto", ed "eventi che riuniscono più di 5000 partecipanti non possono essere tenuti prima di settembre".
Non si parla direttamente degli sport della neve, ma è lecito pensare che difficilmente gli sciatori transalpini potranno tornare a calzare scarponi e sci a breve termine.