TdG - Paini, una stagione non giudicabile
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Federico Paini, classe 1995, velocista, Squadra B, ha concluso la sua stagione di rientro alle gare dopo il grave infortunio patito in EC a Kitz nel gennaio 2019. La ripresa, come è ovvio, non è stata facile, e Federico ci dirà com’è andata.
Prima dell’infortunio a Kitz in EC nel gennaio 2019 sembravi ad una svolta, esordio in WC a Bormio etc...Quanto è stato difficile tornare in pista?
Si, avevo fatto un bel balzo in avanti, stavo andando molto forte ed oltre a Bormio ero già convocato anche per le gare di Kitz di WC, ma purtroppo mi sono infortunato.
Tornare in pista è stato molto difficile, non c’era una sola cosa a posto nel ginocchio sinistro, e qualche ammaccatura anche al destro. Ho dovuto fare tutto molto lentamente, ed ogni piccolo miglioramento è stato doloroso. Più di un mese con il tutore fisso, cosa che non ha aiutato nel recuperare mobilità. In sudamerica avevo ancora difficoltà a sciare, da lì in poi ha iniziato a migliorare.
Quest’anno sei partito per forza piano, ma qualche segnale l’hai dato...Come valuti la tua stagione?
Indiscutibilmente sono partito piano. Purtroppo a fine ottobre mi sono bloccato con la schiena e fino ai primi di dicembre non sono più riuscito a sciare. Schiena e infortunio mi hanno fatto arrivare molto impreparato alle prime gare di EC e ho fatto 2 DNF nelle prime 4 gare, anche se a Santa ho fatto alcuni tratti molto buoni. Poi pian piano qualcosa è uscito, ad Orcières ho fatto due gare discrete, ma poi è tornato il mal di schiena. A Sella Nevea ero messo molto male e mi sono dovuto rifermare per fare altre iniezioni epidurali di cortisone.
In generale è stata una stagione molto difficile per me, qua e là buoni parziali ma poche gare intere. Peccato aver finito così presto proprio dopo due gare vinte e punti discreti in SG.
La velocità italiana fatica a trovare nuovi interpreti di primo piano...Quali sono i problemi della velocità a tuo avviso?
Non è facile dire quali siano i problemi. Sicuramente si sarebbe potuto lavorare un po’ di più sul lungo termine.
Sulla squadra dove mi trovo da due stagioni non si può dire niente, bell’ambiente, staff di livello, clima familiare. E se ne sono visti i risultati di gruppo.
Un vero peccato che a Sella Nevea tu non stessi bene...
Sì, a Sella ho sempre fatto cose molto buone. Quest’anno purtroppo no, oltre al problema di schiena di cui ho già parlato, non avevo ancora recuperato un livello tecnico tale da andare forte in quelle condizioni, era vetro e si andava molto veloce. Purtroppo sono consapevole che in quel momento non fossi ancora al top della mia forma ma, come mi hanno detto spesso in quest’ultimo anno, ci vuole anche un po’ di tempo.
Quali prospettive hai per la prossima stagione?
La prossima stagione vorrei sicuramente tornare in condizioni fisiche e tecniche ottimali.
Ho ripreso ad allenarmi ormai da un mese, non ho tempo da perdere. Prima un periodo per rimettere in sesto tutto quello che ancora non va, e poi caricare!
Si parla di tagli nella squadra B, sia nelle ‘tecniche’ sia nelle ‘veloci’...
Purtroppo sono a conoscenza delle intenzioni di fare grossi tagli ai budget, soprattutto a quello della squadra B. Per poco non ne siamo stati vittime già a febbraio per la trasferta norvegese. E so anche che, malgrado i discorsi fatti quel giorno a Kitz e poi in estate, mi ritengono a rischio.
Credo di meritare un’altra chance e vorrei poter provare ancora ad arrivare al massimo delle mie possibilità, obiettivo sul quale ho riversato tutte le mie energie, soprattutto in quest’ultimo, difficile anno.