Dominik Paris: "Il mio rientro a Lake Louise".
di Vittorio Savio
A quasi tre mesi dall'infortunio rimediato il 21 gennaio a Kirchberg, alla vigilia dell'80/a edizione dell'Hahnenkamm Trophy Dominik Paris prosegue il recupero nella sua casa della Val d'Ultimo in Alto Adige, bloccato dalle disposizioni di contenimento del Coronavirus, in attesa martedì di festeggiare con la famiglia il suo 31esimo compleanno
"Direi che sta andando tutto bene, il ginocchio non da' problemi, alla scadenza dei tre mesi faremo un controllo (presso la clinica Brixiana di Bressanone dove è stato operato ndr.) e capiremo qualcosa di più".
Questo quello che ha dichiarato in una lunga e bella intervista realizzata da Lorenzo Fabiano sul Corriere dell'Alto Adige di giovedì.
Un recupero che procede secondo le tabelle approntate dai suoi fisioterapisti tra ginnastica e bicicletta sui rulli, ma dilettandosi anche ai fornelli soprattutto cucinando carne e dedicandosi alla sua passione, la musica.
Intanto il 30enne carabiniere forestale guarda avanti agli obbiettivi della prossima stagione che sarà leggermente diversa anche a causa del Covid-19 che sta decisamente modificando le metodologie di allenamento a causa dell'impossibilità di testare i materiali sulle nevi dei ghiacciai alpini.
"Spero di essere al cancelletto di partenza a Lake Louise per la prima discesa della nuova stagione - conferma Paris - quella è la cosa più importante per me. Sono fiducioso in questo senso". Su un'altra cosa il velocista azzurro è convinto: e cioè che ci sarà meno spazio per le gare di gigante nella sua prossima stagione e dunque niente Soelden a fine ottobre.
Occhi però puntati anche sul Mondiale di Cortina del prossimo anno. "Non si sa mai come può andare un mondiale - spiega Domme - Devi arrivare in forma e trovare il feeling giusto con la pista e il tracciato. In coppa del mondo se hai una giornata storta, puoi sempre recuperare, in una gara secca è molto diverso".
Infine un giudizio sulla nuova pista Vertigine: "Vi abbiamo disputato i campionati italiani lo scorso anno, anche se non l'abbiamo fatta tutta (mancava la parte iniziale della nuova partenza sotto le rocce ndr.) . Molto dipende da come la prepareranno, troveremo più onde, ghiaccio e qualche difficoltà in più. E' una pista con pochi passaggi difficili, ma ci sono due punti dove devi fare la differenza".