TdG - Il ritorno di Roberto Nani
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C’è un fatto rilevante nel gigante italiano.
In un anno travagliato in WC per i nostri colori, una nota lieta viene da Roberto Nani.
Il livignasco (sul quale non da queste colonne ci eravamo espressi con toni di inequivocabile fiducia) ha conquistato il ‘posto fisso’ per la WC della prossima stagione,occupando, e nettamente, una delle prime tre posizioni della classifica di specialità della Coppa Europa.
Ad oggi, in verità, e ad una gara dalla conclusione, è ancora in corsa per la prima posizione, a non molta distanza dal norvegese MC Grath: piazzamento molto solido il suo.
Un po’ di storia recente.
Nel maggio scorso (maggio è il mese nel quale per tradizione ‘escono’ le liste delle Nazionali), Roberto Nani era stato escluso da ogni compagine, non era nemmeno stato inserito tra gli atleti di ‘Interesse nazionale’, gruppo che raccoglie atleti delle ´tecniche’ e delle ‘veloci’ che per varie considerazioni non trovano spazio negli altri team (A, A2 e B).
La scelta della FISI non ci aveva trovati d’accordo.
Considerammo quell’esclusione uno ‘schiaffo’ immeritato: Nani veniva da due stagioni di grave crisi, ma era pur sempre, ed è, uno dei migliori 10 gigantisti italiani del dopo-Tomba.
Se ne trovate più di 10 che per risultati gli stanno davanti, vi paghiamo una settimana a Cortina, skipass incluso.
Roberto non si è perso d’animo.
Ha scelto di cambiare i materiali, e crediamo abbia fatto benissimo (basta scorrere le classifiche di OGNI circuito: gli sci vincenti o performanti in gigante non sono più di quattro/cinque, ma solo tre sono statisticamente superiori), e si è messo a lavorare duro, sempre con il sorriso.
Quando commentò la sua esclusione dalle squadre nazionali, Nani non gettò veleno su nessuno: fece un intervento ironico ed educato, stop.
Signori si nasce, e lui lo nacque, come diceva Totò.
Adesso siamo a commentare il fatto con cui abbiamo aperto l’articolo: Nani nella prossima stagione si giocherà le sue carte in WC.
Due parole sullo scenario futuro: se Roberto farà tre qualifiche (e magari una top 15), farà già molto, considerato il panorama italiano.
Se farà di più, sarà un mezzo miracolo.
Diciamo questo considerando il livello degli atleti in WC e, soprattutto, lo ripetiamo, la crisi del gigante italiano, in attesa di nuovi talenti che stanno crescendo (in fretta).
Noi auguriamo a Nani il meglio, e siamo felici di poterlo rivedere a Soelden, in Badia, ad Adelboden...
Abbiamo detto che Nani dovrebbe fare un miracolo per superare una certa soglia di risultati: a noi, sia chiaro, i miracoli piacciono sempre.