TdG - La C femminile di Angelo Weiss
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Se Max Carca con la C maschile lavora duro, e con risultati molto buoni, lontano dai riflettori, Angelo Weiss (capo allenatore della Nazionale C femminile) lavora altrettanto duro con le sue giovani.
Lo sci femminile, inutile nascondersi dietro un dito, interessa solo se vince, ed allora trova titoli e spazio.
Chi lavora sui giovani è lontano dall’interesse generale, per definizione, e questo vale anche per il settore maschile, ma per ‘l’altro sport’, cioè lo sci alpino femminile, ciò è ancora più evidente.
Dietro alle splendide vittorie delle big italiane di WC c’è una realtà che si muove, con difficoltà ed impegno costante.
Un breve profilo delle dieci ragazze della C, per conoscerle un po’.
Sara Allemand (2000), slalom/gigantista, l’anno scorso buoni risultati, quest’anno esperienza in EC. Può e deve crescere, c’è spazio.
Veronika Calati (1999), gigantista, anche per lei prime esperienze in EC.
Giulia Di Francesco (1999), slalom/gigantista, anche lei tra FIS e EC.
Ilaria Ghisalberti (2000), gigantista a ridosso delle prime 150 al mondo e terza tra le italiane nella categoria ‘Giovani’, polivalente slalom escluso. Il talento c’è, è molto giovane, arriverà.
Celina Haller (2000), slalom/gigantista, rientra da un infortunio, buone potenzialità soprattutto in slalom.
Marika Mascherona (1998), slalomista, buone le ultime FIS,è entrata tardi in Nazionale, può crescere.
Giulia Paventa (1998), gigantista e polivalente tranne lo slalom, qualche top 30 in carriera in EC. La aspettiamo ad una crescita importante.
Giulia Tintorri (1999), gigantista, bene nelle recenti FIS.
Serena Viviani (1999), slalomista, belle FIS a dicembre, davvero promettente il 19esimo posto nei giorni scorsi in EC. Arriverà.
Carlotta Nimue Welf (2000), tornata sulla neve dopo un infortunio, deve riprendere confidenza e proseguire nella crescita.
Fin qui le ‘Nazionali’.
Per il settore giovanile femminile, tuttavia, occorre dar conto della realtà delle ‘Osservate’, ovvero di atlete del 2001/2002 che mostrano talento: le valdostane del 2002 Belfrond, Calaba e Mathiou, la Guerinoni (2002), la Piaggio e la Giordano del 2001, ed altre ancora...
È su tutte queste ragazze che Angelo Weiss sta lavorando per costruire lo sci del domani, con quello del presente che raccoglie continui allori.
La sfida è dura, ma si può fare.