TdG - I giovani di Carca
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C’è una realtà tanto promettente quanto silenziosa, la Nazionale C maschile, che apre un nuovo corso della FISI, fatto di idee chiare ed investimenti concreti sui giovani.
Lontano dai riflettori, Massimo Carca (capo allenatore) sta facendo un lavoro di qualità sui nostri ragazzi.
L’obiettivo di ogni allenatore (e di chi allena gli junior in particolar modo) è l’ottimale valorizzazione del capitale umano a disposizione, e ciò richiede notevoli competenze tecniche ed organizzative perché occorre gestire ed indirizzare atleti dallo sviluppo fisico ancora in costruzione e con attitudini e caratteristiche tecniche differenti.
Conosciamo ora in breve i ragazzi di Massimo Carca, questi otto giovani nati tra il 1998 e il 2001.
Giovanni Franzoni (2001) sta centrando nelle FIS risultati che testimoniano il suo notevole talento, sia in slalom sia in gigante, specialità questa nella quale è già a ridosso dei primi 150 sciatori al mondo, occupando la 158esima piazza del ranking. In questi giorni è impegnato nelle gare veloci di EC, poiché sempre ha mostrato una naturale propensione per la velocità, poi tornerà al suo gigante in EC.
Manuel Ploner (2001), davvero talentuoso sia in slalom sia in gigante, tra i pali stretti ha tutto per diventare molto forte. Molto alto, è il classico slalomista moderno, ha tecnica e va forte sul duro e sul difficile.
Matteo Franzoso (1999) sta confermando di essere uno slalomista che può arrivare in alto, ed ha talento anche nella velocità (è con Franzoni ad Orcières, in questi giorni). Se trova la continuità, si toglierà molte soddisfazioni.
Matteo Canins (1998), il veterano del gruppo, sta crescendo sia in slalom sia in gigante: l’aria della nuova C gli ha fatto bene.
Filippo Della Vite (2001) è soprattutto un gigantista, e di talento. Sta ottenendo risultati molto buoni nelle FIS e sta facendo esperienza in EC. Nel ranking mondiale è poco dietro Franzoni.
Matteo Bendotti (2001) è anch’egli talentuoso nelle tecniche, e lo sta dimostrando sul campo nelle FIS.
Alessandro Pizio (2001) ha avuto ad inizio stagione un problema fisico e per questo ha raccolto in slalom e in gigante meno di quanto vale. Può crescere.
Riccardo Allegrini (2000), dopo la rottura del crociato tre mesi fa, sta facendo ottimi progressi nella riabilitazione. La stagione scorsa si è meritato sul campo la convocazione in Nazionale, con buoni risultati sia in slalom sia in gigante.
Occorre solo aggiungere che lo sci è sport difficile, che la concorrenza è alta e che il futuro non si conosce. Non mettiamo fretta a questi ragazzi ed al loro allenatore: occorrono pazienza, impegno e tempo.
A noi pare, in ogni caso, che la direzione intrapresa sia quella giusta.