TdG - Gli italiani in WC e EC: un primo bilancio
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Dopo due mesi di gare, possiamo tracciare un bilancio provvisorio della stagione maschile, cominciando dal massimo circuito, la WC.
Ottime notizie da Dominik Paris nella velocità, e tutti le aspettavamo, è in piena corsa per due coppe di specialità (la generale lasciamola stare...).
Innerhofer è ancora ai box ed Emanuele Buzzi, dopo due infortuni in un anno, deve ritrovare smalto, ma è solo questione di tempo.
Peter Fill è un vero monumento nazionale, e dimostra una passione fuori dal comune: che campione incredibile.
Manfred Moelgg, altra ‘specie protetta’, dopo tre (!) top 10 in slalom ha dovuto fermarsi ad Adelboden: guarirà e deciderà con calma cosa fare. Dopo una carriera come la sua, se non sarà certo di poter competere ad alti livelli, lascerà.
Alex Vinatzer ha colto un podio che vale tantissimo alla sua età: chi lo aspetta sempre lassù dimentica che è un ‘99...Per informazioni in merito, controllare i risultati di Noel di due stagioni fa, cioè all’attuale età di Alex...
Grande Stefano Gross: bellissimo podio in Val d’Isère, per tutto il resto c’è MasterCard.
Luca De Aliprandini, dopo un avvio molto promettente a Soelden e due gare discrete, ad Adelboden ha trovato una manche e mezza molto buona, peccato: giusto provarci così, con il livello del GS in WC o fai la seconda al massimo o arrivi decimo.
Giuliano Razzoli a Wengen ha dato buoni segni di vitalità su un tracciato severo e completo: buon viatico per le prossime, che chiuderanno il ‘mese dello slalom’.
Simon Maurberger: decimo a Zagabria ed altre tre buone prove in slalom. Sciata molto solida tra i pali stretti, bravo, in gigante arriverà.
Riccardo Tonetti è il nostro polivalente di lusso: due top 30 in slalom con pettorali alti, due top 20 in gigante, due top 5 in combinata. Il Tonno c’è, con buona pace di chi dice che ‘scia seduto’. Ce ne fossero di sciatori come lui...
Mattia Casse è ormai costantemente tra il 10mo e il 20esimo, con un acuto a Lake Louise, e non è una sorpresa per come scia: sorprendente, casomai, era non vederlo sempre in alto.
Matteo Marsaglia è un po’ più indietro, ma il romano può crescere. La sciata c’è, deve solo mettere una marcia in più.
Gradito ritorno di Giovanni Borsotti: 16esimo ad Adelboden, e non si fermerà qui, fondamentale per la sua rinascita il cambio di materiali.
Top 30 per Tommaso Sala , che presto troverà la continuità, e per Hannes Zingerle in gigante: posizioni che di per sé dicono poco, ma in prospettiva parlano di un ‘95, Sala, che può entrare stabilmente nei 30, e di un altro ‘95, Zingerle, che può provare a farlo.
Ultimo, ma non ultimo, Guglielmo Bosca: qualcuno avrebbe scommesso su una top 20 in WC dopo un calvario come il suo?
Questa la WC dell’Italia maschile, in sintesi.
Venendo ora a EC e FIS, ci sono molti atleti cui fare cenno.
In primis Nani, che ha ritrovato la WC in Badia per i buoni risultati in EC.
Già detto sopra di Borsotti e Sala (che in EC, peraltro, ha ottenuto grandi risultati), segnaliamo l’esordio in WC di un ‘97 della B, Francesco Gori, i buoni risultati in due slalom EC di Kastlunger e Canzio, ed infine di Zuccarini in gigante. In palla Vaccari nei recenti slalom FIS di Valgrisenche.
Buone le veloci di EC con Prast, Cazzaniga, Schieder e Battilani. Quest’ultimo dà buoni segnali dopo anni non facili, e dopo aver ottenuto qualche anno fa da junior un titolo mondiale.