Mayer vince la combi di Wengen.Tonetti 5/o
di Matteo Pavesi
Un velocista "puro" che vince una combinata: questa la sintesi della gara odierna di Wengen, dove l'austriaco Matthias Mayer, primo in mattinata con un'ottima discesa sul Lauberhorn, si butta in slalom sciando una manche ottima per un velocista (4/o tempo parziale) tanto da resistere alla prevista e prevedibile rimonta di Alexis Pinturault, che in ritardo di +1.68 dopo la discesa recupera quasi tutto lo svantaggio, in particolare dal muro al traguardo, ma per 7 centesimi deve inchinarsi all'austriaco.
Pinturault può comunque sorridere per gli 80 punti di oggi perchè gli permettono di mettere una mano e mezza sulla coppa di combinata (180 contro i 112 di Kilde), ma sopratutto di scavalcare Kristoffersen in classifica generale.
Sul terzo gradino del podio sale Victor Muffat-Jeandet, che recupera 9 posizioni grazie allo slalom e chiude a +0.67 da Mayer, certamente sperava di recuperare più di 7 decimi a Mayer..
Ai piedi del podio rimane Loic Meillard, quinto tempo per il primo azzurro Riccardo Tonetti: la prova del bolzanino lascia un po' l'amaro in bocca perchè in discesa era stato bravissimo, in particolare dalla Kernen-S in poi, tanto da chiudere con poco più di un secondo da un discesista di razza come Mayer. Ma nella prova di slalom pasticcia prima dell'ingresso muro, troppa foga e un errore evidente, e addirittura accusa 15 centesimi in slalom dal velocista, e il 6/o tempo di manche gli permette di recuperare solo 2 posizioni, con il podio che rimane a 6 decimi e poteva essere fattibile.
Una gara spettacolare nella manche di discesa, con passaggi che hanno creato problemi agli atleti, molto meno interessante in slalom.
Mayer è una sorpresa anche se in passato è entrato 5 volte nei top10 in combinata, una volta quarto proprio a Wengen, nel 2015.
Se da una parte gli slalomisti riescono in qualche modo a cavarsela in discesa e limitare i distacchi, i discesisti tra le maglie strette dello slalom, per di più se tracciato con qualche difficoltà e su pendenze elevate non riescono assolutamente ad esprimersi, con qualche rara e sporadica eccezione, come oggi Mayer.
Nonostante il piccolo vantaggio dei velocisti che partono per primi in slalom, e dunque con pista pulita, la classifica finale dipende molto, moltissimo dai tempi della manche di slalom.
Il secondo azzurro è Dominik Paris 12/o a +2.03: il carabiniere della Val d'Ultimo prova a difendersi in slalom ma incontra notevoli difficoltà, accusando oltre un secondo dallo stesso Mayer.
Completano la top10 Cater 6/o a +1.34, Jansrud 7/o a +1.52, Kilde 8/o a +1.56, Hintermann 9/o a +1.68 e Kriechmayr 10/o a +1.87.
Domani ore 12.30 al via la classica discesa sul Lauberhorn.