Nuovo capitolo del caso Shiffrin-Magoni
di Matteo Pavesi
SkiRacing, il magazine americano che ha 'aperto' il caso Shiffrin-Magoni lo scorso 4 gennaio dopo lo slalom di Zagabria, ha pubblicato un nuovo articolo sull'argomento nel tentativo di "agire con la massima chiarezza e trasparenza".
Qui trovate la prima parte del caso: in estrema sintesi Livio Magoni, coach di Petra Vlhova, viene descritto come ossessionato dall'analisi dei video (di gara e allenamento) di Mikaela per carpirne i segreti. E viene riportato il disappunto della stessa Shiffrin.
In questo nuovo articolo SkiRacing difende il senso del suo articolo originale attaccando la 'Gazzetta dello Sport' e lo stesso Magoni.
Andiamo con ordine: in primis secondo SkiRacing la 'Gazzetta' non ha riportato correttamente le dichiarazioni originali parlando di "spionaggio industriale" termine che sostengono di non aver mai usato; inoltre viene contestato il video dello stesso Magoni pubblicato da Race Skimagazine, dove il coach parla di "spionaggio" mentre SkiRacing sostiene di non aver mai usato questo termine.
SkiRacing traduce parte del discorso (in italiano) di Magoni e in particolare: "Noi siamo stati accusati di spionaggio industriale. Siamo stati accusati di aver fatto dei video all'atleta che abbiamo battuto. Questa è una cosa ridicola perchè non c'è nessuna regola FIS o internazionale che riguarda questo discorso. Ognuno può fare i video a chi vuole. Non ho mai inviato nessuno del mio team in altre località in cui non eravamo in allenamento o in gara. Non ho tempo di fare questo perchè il mio team è veramente piccolo, dobbiamo lavorare al 120% non abbiamo il tempo per queste cose."
Il punto è che nell'articolo originale era stato intervistato proprio Magoni, il 3 gennaio, dunque il giorno prima della gara di Zagabria, mentre quella a Shiffrin, che si trova nello stesso articolo e fatta in collaborazione con la NBC, risale addirittura a novembre, a Copper Mountain.
Dunque per dimostrare la sua buona fede SkiRacing pubblica le interviste integrali a entrambi, e non il 'montato' utilizzato nell'articolo.
Nella intervista originale (circa 9 minuti) Magoni parla dell'importanza di guardare i video di Mikaela e dell'importanza di imparare da lei (e dalle altre atlete top). E fin qui nulla di male.
Al minuto 2:00 l'intervistatrice chiede esplicitamente a Livio se c'è qualcuno che riprenda Mikaela e dove/come si procuri i video. Livio confessa di usare molto i video, non solo quelli di gara ma anche degli allenamenti estivi. Livio ammette tranquillamente che nello sci a differenza di altri sport puoi guardare quello che fanno gli altri.
Al minuto 3:40 Magoni dice chiaramente: "a volte lavoriamo sullo stesso tracciato e sei sveglio puoi imparare molto. Non solo dagli atleti ma anche come lavorano i team..."
Anche qui nulla di strano, è una pratica consueta, anche se probabilmente non se ne è mai parlato così esplicitamente.
SECONDA PARTE