Moelgg: "ho continuità, ora un passo in avanti"
a cura della redazione
Alla termine delle due manche è ancora una volta Manfred Moelgg il miglior azzurro, unico a entrare nella top10 con il 9/o tempo: "Nella prima manche forse abbiamo sbagliato a interpretare la sciata, però sto raggiungendo una certa continuità di risultati che al momento vanno bene per arrivare nella top ten, bisogna fare un passettino in avanti. A volte voglio strafare perchè mi sento veramente bene, adesso guardiamo alle prossime".
Dopo il 3/o posto di Zagabria non era semplice per Alex Vinatzer confermarsi, ma il gardenese ci ha provato, entrando comunque nei top15: "Mi dispiace un po' per i 15 centesimi che mi sono costati parecchie posizioni, ho attaccato ma ho sbagliato troppo ed era facile farlo, perchè la neve era troppo facile. Però tengo buona la posizione che mi regala punti importanti. Peccato, ci tenevo a regalare un piazzamento da podio ai tanti tifosi che sono venuti sin qui".
Simon Maurberger può essere soddisfatto perchè il 16/o tempo con il pettorale #36 lo avvicina ancor di più ai migliori 30: "A Zagabria ho preso tanta fiducia, oggi mi sono fidato sin dalla prima manche. Ho cercato di attaccare al massimo, non sempre ci sono riuscito, c'è comunque da migliorare. Il trend sta crescendo, andiamo avanti così. Fino a poche settimane fa andavo meglio in gigante, adesso le cose sembrano cambiate. Vediamo cosa succede ad Adelboden".
Guadagna qualche punto anche Riccardo Tonetti, 24/o, bravo a trovare la qualifica con il pettorale 51: "E' sempre bello correre a Madonna di Campiglio, sino a metà della seconda manche andavo molto bene, purtroppo nel muro mi ha preso lo sci e sono finito sotto il palo, diventa difficile recuperare. Erano belle entrambe le manches".
Non può che esultare il vincitore odierno, l'elvetico Daniel Yule, che subito dopo la gara, in italiano, ha dichiarato: "L'atmosfera e la pista di Madonna di Campiglio sono bellissime e speciali! In partenza ho sentito che Kristoffersen era andato forte ed era davanti, ed ho pensato che sarebbe stata una sfida tra noi due, che volevo vincerla. Così ho attaccato da cima e fondo! Dopo Zagabria non ero per nulla soddisfatto, anzi ero proprio arrabbiato, poi dopo qualche curva qui ho sentito che tutto funzionava, i materiali, il setup, il tipo di neve, e così è sembrato tutto facile."