Primo sigillo di Odermatt a Beaver Creek
di Vittorio Savio
L'elvetico Marco Odermatt coglie il primo successo della carriera su uno dei tracciati più impegnativi del circo bianco, la Birds of Prey di Beaver Creek.
Mai nei migliori cinque della specialità, quest'oggi il giovane talento elvetico Marco Odermatt, pluri campione del mondo junior (5 ori) a Davos 2018, iscrive per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della leggendaria Birds of Prey e cogliendo il primo successo in carriera dopo i due podi di gigante dello scorso anno. Il giovane elvetico sbanca Beaver Creek con una gara impeccabile riuscendo ad d essere il migliore di tutti. Alle sue spalle, staccato di soli 10 centesimi, il norvegese Alexander Aamodt Kilde che deve recriminare però per una vittoria sciupata proprio sul dosso in uscita dal salto del Golden Eagle dove ha commesso un grave errore pagato con oltre 2 decimi e regalando così letteralmente il successo all'elvetico. Terzo posto per il primo dei velocisti puri, quel Matthias Mayer che sembra attraversare un ottima condizione nonostante la botta rimediata ad inizio settimana in allenamento in gigante. L'austriaco conclude a 14 centesimi da Odermatt scalzando Alexis Pinturault dal podio virtuale
Un tracciato molto impegnativo, con una tracciatura che ha forse agevolato un po' troppo gli specialisti dei pali più stretti a discapito dei velocisti che sono finiti quasi tutti fuori dal podio e in posizioni arretrate.
L'Italia sperava in Mattia Casse. Il piemontese 4/o qui nel 2015 (con tracciato leggermente più corto causa maltempo) non è riuscito a trovare la quadra del cerchio e dopo un avvio buono, non condito da una velocità elevata ha chiuso alla fine in 10/a piazza (+0.93).
Nei top10 quasi tutti i migliori: 5/o l'elvetico Mauro Caviziel, 6/o Travis Ganong, 7/o Vincent Kriechmayer, 8/o Adrian Smiseth Sejersted, 9/o Hannes Reichelt e 10/o appunto Mattia Casse.
Gara da archiviare subiti per un Dominik Paris apparso un po' legnoso legnoso. Qualche problema nelle prime tre porte per l'azzurro, poi ha cercato di lasciare scivolare, ma una maggior rigidità rispetto al solito lo hanno relegato lontano dalle posizioni di vertice. Alla fine il carabiniere forestale della val d'Ultimo conclude fuori dai top10 in 13/a piazza (+1.18). Erroraccio subito in avvio per Peter Fill che quasi finisce fuori intraversandosi e per lui è gara praticamente terminata e conclusa molto lontano. Fuori, invece, dopo poco dal via per un errore un po' banale Emanuele Buzzi.
Domani appuntamento alle ore 19.00 con la discesa libera maschile (diretta tv su RaisportHD ed Eurosport).