Jacques Theolier torna in FISI
di Matteo Pavesi
Un anno fa a maggio Jacques Theolier annunciava via social l'intenzione di chiudere la carriera di allenatore, dopo l'ultima esperienza con la nazionale svedese per due stagioni.
Ma il tecnico francese ha deciso di tornare in pista: come confermato in una intervista a SkiChrono, dopo i rumors delle scorse settimane, Theolier ha confermato di aver firmato un triennale con la FISI, per tornare a guidare gli slalomisti azzurri fino a Pechino 2022.
"Me lo hanno chiesto gli stessi atleti, in particolare Stefano Gross ed ho deciso di accettare - si legge su Skichrono - E prima ancora delle Olimpiadi, ci sarà un Mondiale a Cortina, con l'obiettivo di conquistare una medaglia nello slalom."
Cinquantotto anni, savoiardo, la carriera di Theolier parte da lontano: nella prima metà degli anni '90, lavorando con la federsci francese fino al 2009, portando al successo tra gli altri atleti come JB Grange e Julien Lizeroux. Nel 2009 passa alla corte di Claudio Ravetto: rimane in FISI fino al 2014, occupandosi prima degli slalomisti e poi degli slalomgigantisti.
Sotto la sua guida si ricordano, tra i vari successi, l'oro olimpico di Razzoli a Vancouver 2010, il bronzo mondiale di Moelgg a Garmisch 2011, Deville e Gross al quarto e quinto posto della specialità nel 2012.
Nell'estate del 2015, dopo un anno di pausa, Theolier comincia un rapporto di collaborazione con Swiss-ski, alla guida del gruppo discipline tecniche di Coppa Europa. Dopo un solo anno il tecnico francese lascia Swiss-ski, dove ha ottenuto ottimi risultati con Zenhausern, Gini e Schmidiger, e passa alla Svezia, sempre nel gruppo discipline tecniche.
In Svezia Jacques lavora per due stagioni con Walter Girardi nel settore maschile, con Myhrer, Hargin, Olsson e compagni, conquistando due vittorie (Myhrer, Olsson) e ulteriori 7 podi in CdM, ma sopratutto l'oro olimpico con Myhrer ai Giochi coreani del 2018.
Settimana scorsa Jacques era a Milano per pianificare il lavoro estivo: gli stage allo Stelvio, una sessione allo Snowhall di Amneville e poi la trasferta a Ushuaia.