Bassino: "Ritrovata la fiducia, dopo tanta fatica"
di Vittorio Savio
Dopo due anni di digiuno Marta Bassino ritrova la strada del podio. Sulla Erta di San Vigilio di Marebbe è terza, dietro Tessa Worley e il mostro Mikaela Shiffrin.
Nella giornata dove tutti attendevano Federica Brignone, il palcoscenico alla fine è stato tutto per la 22enne di Borgo San Dalmazzo Marta Bassino. La piemontese ritrova finalmente il sorriso delle grandi occasioni dopo che per due anni aveva dovuto masticare sempre un po' amaro.
"Sono veramente su un altro mondo quest'oggi, era da tempo che aspettavo un risultato così - confessa l'azzurra - l'anno scorso non sono mai riuscita a salire sul podio in gigante e questo mi era pesato molto, poi farlo oggi e per di più in Italia è splendido. Ad inizio stagione ho fatto fatica, ultimamente ho ritrovato tanta fiducia".
Un podio che arriva però in un momento della stagione dove giganti non ce ne saranno più fino a metà febbraio quando si correrà sulle nevi di Are in Svezia il mondiale. "Adesso purtroppo non ci saranno più giganti - prosegue l'azzurra - ma voglio comunque continuare su questa strada".
La Erta è una pista che ha quasi sempre sorriso alla piemontese: due podi ed un quarto posto non sono cosa da niente, ma oggi è stato particolarmente difficile. "La pista qui è tosta - spiega Marta - nella seconda manche, quando si entra giù nel buio, ho cominciato ad attaccare dopo la lunga e a tirare anche se non si vedeva. Poi quando sono arrivata al traguardo ed ho visto la luce verde ho pensato che forse si poteva fare. Dedico questo podio a tutti quelli che mi seguono, al mio fan club e prima di tutto alla famiglia".
E' un po' cupa Federica Brignone. Al di là del 6/o posto odierno, pesa soprattutto il pettorale rosso di leader ceduto alla Shiffrin.
"Non posso certo essere contenta della mia gara - racconta la carabiniera di La Salle - Ero partita all'attacco nella seconda manche, poi mi sono sentita scivolare e non sono più riuscita a fare quello di cui sono capace. Mi rendo sempre conto di come scio mentre scendo, perciò scuotevo il capo alla fine. E quello ho fatto anche al termine della prima manche quando sono scesa facendo la scolaretta più che l'atleta". La Brignone rincara la dose: "Non posso essere contenta quando non riesco a spingere, ma non è utopia, perché lo sto facendo in allenamento, ma oggi proprio non l'ho sentito, so di poter fare molto meglio. Siamo tutte là davanti e tutte vicine, abbiamo ancora tre giganti, ma io devo sistemarmi da sola, la classifica non si fa se non scio alla grande. Non voglio sputare sul mio sesto posto, ma la pista è nelle mie corde e volevo essere davanti oggi".
Infine un pensiero va anche al podio della compagna di squadra: "Faccio i complimenti a Marta , ha fatto una grande gara di fronte a questo pubblico fantastico, qui c'è un ambiente incredibile".