Brignone. "Sono entrata in bolla facendo discesa".
di Vittorio Savio
"E' un successo che mi lascia molto soddisfatta - racconta la vincitrice del gigante di Killington Federica Brignone al termine della cerimonia di premiazione -, era una tappa con pista facile e distacchi minimi, dove riesco a fare meno la differenza. Nonostante tutto ho attaccato ma l'errore commesso nella seconda pensavo mi costasse molto, invece non è stato così".
Dopo il podio di Soelden di un mese fa, arrivato un po' a sorpresa dopo lo stop estivo causa infortunio che aveva limitato la sua preparazione, quest'oggi la 28enne valdostana sembra aver ritrovato lo smalto giusto. L'ultimo successo in gigante dell'azzurra risale a undici mesi fa a Lienz, mentre in coppa, ma in combinata, lo ottenne i primi di marzo a Crans Montana. Un recupero dopo lo stop estivo che sembra in parte recuperato.
"Mi hanno aiutato molto le due settimane di allenamento a Copper Mountain - spiega sempre Federica - sono entrata in bolla facendo discesa e supergigante e mi sono accorta che andavo forte, spero di continuare così. In questo momento penso soltanto a sciare ed è una bella sensazione, sono serena e tranquilla perchè mi sto divertendo, scorre l'adrenalina giusta. In gigante sembra che le cose stanno andando molto bene, spero di provare le stesse sensazioni nella velocità per ottenere qualche risultato. In supergigante ci sono riuscita, adesso voglio riuscirci anche in discesa".
Con l'affermazione nel gigante di Killington, Federica Brignone sale a quota nove trionfi nella Coppa del mondo femminile e sale in solitaria in terza posizione nella graduatoria delle plurivincitrici azzurre di tutti i tempi, alle spalle di Deborah Compagnoni (16 vittorie) e Isolde Kostner (15), staccando Karen Putzer (8), Denise Karbon (6) e Sofia Goggia (5). L'Italia tocca inoltre quota 82 trionfi nella storia della sfera di cristallo.