Kristoffersen: "la federsci norvegese è ingiusta"
di Matteo Pavesi
Live da Soelden - Esattamente due anni qua a Soelden scoppiò il "Caso Kristoffersen", con lo scontro tra il campione norvegese e la sua federazione arrivato fino alle aule di tribunale, e poi (parzialmente) risolto con il reintegro in squadra di Henrik, e l'accettazione di non poter scegliere lo sponsor da mettere sul casco.
Polemica finita? Tutt'altro, perchè venerdì pomeriggio, nel corso delle conferenze stampa di inizio stagione, Henrik è tornato sulla disputa visto che da questa stagione anche Aksel Lund Svindal si è dovuto piegare alle regole federali, essendo scaduto il contratto precedente che lo poneva in deroga.
Kristoffersen ha dichiarato senza mezzi termini: "E' una vergogna quel che hanno fatto a me e Aksel. Non è una questione di soldi, infatti abbiamo parlato a lungo con la federazione e ci sarebbero stati vantaggi per tutti dalla sponsorizzazione di Red Bull. Io vorrei solo poter cogliere le possibilità che mi offre il mio sponsor, come fa Hirscher, e i soldi non sono la cosa più importante ma lo sono i mezzi per farmi diventare un atleta migliore."
Nell'estate 2017 Kristoffersen si era allenato da solo, rientrando in squadra per l'ultimo raduno prima dell'inizio della stagione, cambiando anche lo skiman, con grande soddisfazione.
E parlando del suo percorso sportivo Henrik non usa mezzi termini "i miei genitori hanno pagato tutto fino alla prima vittoria in Coppa Europa, e nel primo anno di Coppa del Mondo ho contribuito anche io alle spese. In generale credo che l'atteggiamento della federazione non sia corretto, perchè in seguito mi hanno aiutato sì, ma quando hanno iniziato a fare soldi anche grazie a me, e non è giusto."