Peter Fill: "Lake Louise non è in dubbio"
di Matteo Pavesi
Dopo aver saltato la trasferta sudamericana per via di una lesione muscolare alla coscia sinistra patita durante la tappa di Garmisch, Peter Fill ha continuato a lavorare sulla riabilitazione, frequentando anche il centro Hastafisio di Cuneo.
"Ho seguito una serie di consigli e fatto terapie - si legge in una intervista su sportasti.it - è stata lunga ma credevo di esserne uscito. Poi, un mese e mezzo fa, la prima volta che sono andato a sciare, nel salvataggio di una 'mezza caduta', mi sono di nuovo strappato, nello stesso punto: un infortunio strano per uno sciatore, ma io sono così, ho avuto pochi infortuni nella mia carriera, ma quelli che ho avuto sono sempre stati 'strani' e difficili da risolvere.
Allora ho deciso di venire in Hastafisio. Conosco Roberto Manzoni, avevo fiducia in lui perchè sapevo che aveva già lavorato con altri atleti top. Qui mi sono trovato bene, tutto il team mi ha dato una grande mano. Insieme a loro e al dottor Rodolfo Tavana, responsabile sanitario del Torino Calcio, abbiamo intrapreso nuove strategie per uscire da questa situazione."
Nei giorni scorsi anche sportnews.bz ha contattato il 35enne di Castelrotto per fare il punto della situazione.
"La partecipazione all'avvio della stagione a Lake Louise non è in pericolo - spiega Peter - nell'ultimo mese e mezzo non ho sciato e mi dovrò riposare ancora per alcuni giorni prima di riprendere l'allenamento sugli sci. Per Lake Louise non sarò di sicuro al 100% perchè non sono riuscito ad allenarmi nell'ultimo periodo.
Al momento il mio obiettivo più importante è tornare in forma e stare bene, tutto il resto si vedrà poi..."
Classe 1982, 340 pettorali di Coppa indossati, due coppe di discesa vinte (edizione 2016 e 2017), Peter non ha nessuna intenzione di mollare: "no, non ci ho ancora pensato. Al momento posso dire che - se il corpo mi sostiene - potrò sciare per altri due anni poi...vedremo!"