Squadre FISI femminili 2018/2019: cosa cambia?
di Matteo Pavesi
Chiuso il quadriennio olimpico, rinnovato il Consiglio Federale, sono arrivate finalmente le composizioni delle squadre femminili per la stagione mondiali 2019.
Le prima e più evidente novità sta nel gruppo "elite", un team a sé per Brignone e Goggia, guidato da Gianluca Rulfi. Si scioglie quindi il gruppo "polivalenti": Bassino passa alle discipline tecniche, Elena Curtoni e Nadia Fanchini alle veloci.
Nonostante i tanti rumors di queste settimane Giovanni Feltrin rimane in carica come responsabile del gruppo discipline veloci, che tanti risultati ha portato nella stagione scorsa. Con lui il Much Mair ed Ettore Mosca Barberis (arrivato lo scorso settembre), mentre non è più in staff Marco Viale, che ha preso la strada d'Oltralpe.
Non cambiano le protagoniste della velocità, unico nome mancante la ritirata Verena Stuffer.
Nel gruppo discipline tecniche rimane al comando Luca Liore, coadiuvato da Fabrizio Martin (lo scorso anno seguiva le giovani slalomiste) e da un nome ancora da definire, dunque esce dalla squadra Angelo Weiss.
Qualche cambio tra le atlete: dalla Coppa Europa salgono Vivien Insam e Martina Peterlini, percorso inverso per Federica Sosio. Come noto si è ritirata Manu Moelgg, mentre è confermata Karoline Pichler, ferma (ancora una volta) per infortunio nella stagione scorsa.
Il gruppo "Interesse Nazionale" si mantiene con Azzola e Hofer, mentre non trova più spazio Nicole Agnelli.
E veniamo al Gruppo Coppa Europa, dove Alexander Prosch diventa Coordinatore del settore (lasciando l'analogo ruolo al maschile), Heini Pfitscher responsabile del gruppo discipline tecniche e Giuseppe Butelli di quello 'veloci' (l'anno scorso era allenatore con gli uomini della Coppa Europa).
Si torna quindi alla divisione "Tecniche-Veloci" e non più "Polivalenti-Slalom": entra in squadra Elena Sandulli (era del Gruppo Osservati, è vicecampionessa italiana di gigante categoria Giovani), mentre non trovano più spazio Jasmine Fiorano, Francesca Fanti e Giulia Lorini.