La Coppa del Gobbo - Gli eroi dietro le quinte
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I Giochi Olimpici coreani sono ormai consegnati alla storia lasciandoci gli ultimi sussulti dei quali ci nutriremo sino al termine della stagione agonistica. Numeri, risultati, riflessioni e giudizi - come sempre sin troppo facili - che serviranno ad alimentare la propaganda pre elettorale per la Federsci, giunta al termine del mandato quadriennale.
Giochi e schermaglie politiche che, vista la struttura del mondo sportivo italiano, serviranno a cambiare ben poco!
Non sono mai saliti sul podio e raramente sono stati citati, ma senza la loro abnegazione e la loro bravura professionale difficilmente i "campioni" avrebbero avuto la luce del palcoscenico. Sono gli ski men, i tecnici, gli allenatori più umili, i massaggiatori, i fisioterapisti, i medici, gli psicologi, gli amici fidati, un "universo" più numeroso degli stessi atleti, ragazzi e ragazze che dietro le quinte hanno contribuito a costruire gran parte delle prestazioni che più ci hanno esaltato ed entusiasmato.
Ski men e preparatori tecnici, di ogni specialità, hanno testato materiali in ogni momento del giorno e della notte per recuperare centesimi preziosi, centimetri, quel tanto che basta per fare la differenza, per mettersi al collo una medaglia d'oro o una di cioccolato...! Poco tempo per mettere il naso fuori dalle stanze, sempre con l'ansia di fare tutto bene e l'affanno di chi sa come la prestazione dipenda tantissimo dal tuo lavoro, dalla tua precisione, dalla tua cura del dettaglio.
E' stato bello vederli gioire, festeggiare con i loro campioni, tutti uniti nella foto di gruppo sul podio. Tanti visi sconosciuti ai più, i volti tirati dalla fatica, con la felicità che per un attimo cancellava le paure. E' stato bello conoscere quanti di questi "professionisti italiani" lavorino all'estero, al servizio di squadre come la Francia, la Svizzera, gli Stati Uniti, il Canada...con una punta di autentico orgoglio per tutti coloro che siano stati capaci di dare un'impronta tecnica vincente nel loro lavoro.
Certo, ci si domanda sempre per quale ragione questo patrimonio di conoscenze non possa essere al servizio dello Sport Italiano...ma la risposta non è semplice!
Penso anche a tutti quei ragazzi che avevano sognato di vivere emozioni intense, felicità incontrollate...e che invece si sono ritrovati a dover condividere le delusioni ed amarezze con i loro atleti... Non è vero che ai Giochi l'importante sia partecipare... provate a dirlo ad un atleta in preda allo sconforto, al suo skiman, al suo allenatore, al suo massaggiatore...E questa è una ragione per la quale i Giochi Olimpici debbano essere rispettati, da tutti...da tutti coloro che, in un modo o nell'altro, ne siano coinvolti, protagonisti ed attori di vario genere e ruolo.
Il Rispetto esige e presuppone Amore. In questi Giochi Olimpici Invernali Sud Coreani...qualcuno ha mancato di Rispetto!